Bolzano, i migranti accampati in tenda lungo le rive dell’Isarco
Nonostante i periodici interventi delle forze dell’ordine, sono circa una ventina. Dormono in giacigli ricavati a fianco dell’arginale. Distrutti dalle fiamme due ricoveri di fortuna
BOLZANO. Per qualche giorno l’abbondante nevicata dell’immacolata aveva coperto tutto, ma adesso che la neve si sta lentamente sciogliendo, tra le sterpaglie lungo le rive dell’isarco tornano a “spuntare” le tende dei migranti. Si tratta, nella stragrande maggioranza, di persone che rifiutano l’accoglienza nelle strutture messe a disposizione dal Comune o che non hanno i requisiti per entrarvi.
Ogni giorno sull’arginale passa un fiume di macchine, l’accampamento di fortuna però da lì non si vede. bisogna superare la sbarra all’altezza di Ponte Roma e incamminarsi lungo la passeggiata ricavata sotto i piloni dell’autostrada. Le tende sono montate in mezzo a sassi e sterpaglie sull’argine del fiume. Dalla neve spuntano biciclette, bottiglie, materassi, cartoni. Lì vivono una ventina di persone: tutti giovani che arrivano da diverse parti del mondo.
Periodicamente i vigili urbani provvedono a sgomberare l’area. È successo anche pochi giorni fa. Ma, ovviamente, serve a poco. Le tende “traslocano” solo di qualche centinaio di metri.
Di giorno e ancora di più la notte, lì a due passi dal fiume tira un’aria gelida e allora ci si scalda un po’con i fornelletti a gas. Forse è stato proprio uno di questi fornelletti dimenticato accesso che, una settimana fa, ha provocato un piccolo incendio, sotto i piloni dell’autostrada.
I vigili del fuoco, chiamati sul posto da qualche automobilista preoccupato per la nuvola di fumo, hanno spento il piccolo rogo che ha divorato nel giro di pochi muniti due tendine canadesi. Fortunatamente all’interno in quel momento non c’era nessuno.
«Al centro emergenza freddo aperto all’ex Alimarket di via Gobetti - assicura l’assessore comunale Juri Andriollo - i posti ci sono. Su 90 che abbiamo a disposizione, ogni notte ne vengono occupati in media 40-50. Ovviamente per entrare serve il Green Pass base, che significa guarigione, vaccinazione o tampone ogni 48 ore. Noi abbiamo fatto assieme all’Asl anche una campagna ad hoc per favorire la vaccinazione dei senzatetto, proprio per rendere il più sicure possibile le strutture messe a disposizione.
Al centro emergenza freddo - che si aggiunge al dormitorio dell’ex Comini con 95 posti - gli ospiti possono rimanere anche durante il giorno e ricevono pranzo e cena. Più di così non possiamo fare. Solo per l’ex Alimarket come Comune spendiamo circa 300 mila euro, per il periodo che va da metà novembre a fine marzo. Somma che ci viene solo parzialmente restituita dalla Provincia». A.M.