Criminalità

Bolzano, il centro «assediato» dai ladri 

Raid a ripetizione negli ultimi giorni: aumentano i colpi nei negozi con una predilezione per i capi di abbigliamento costosi. Nel mirino ora ci sono anche le merci sui furgoni dei fornitori. Sia di giorno che di notte in azione ci sono anche malviventi con arnesi da scasso



BOLZANO. Sembra facciano i turni, così da coprire sia le ore notturne che quelle diurne. Ma non stiamo parlando di stakanovisti. No, i “lavoratori” in questione sono ladri. Ladri che ormai da tempo imperversano nelle vie del centro città e che ora, con il lento ritorno alla normalità dopo la pandemia e le giornate quasi primaverili, approfittano delle tante persone che affollano le vie dei negozi per entrare in azione.

Gli assalti sono quotidiani ed è praticamente impossibile riuscire a vanificarli tutti. Gli obiettivi preferiti sono i punti vendita delle catene di abbigliamento.

«Lo scorso novembre, nel mio primo giorno di lavoro – spiega la responsabile di un negozio di articoli sportivi – sono entrati e hanno rubato sette paia di pantaloni di marca del valore complessivo di 700 euro. Toccata e fuga. Ed è stato solo l’inizio».

È chiaro che non si tratti di semplice taccheggio, ma di furti ben pianificati, probabilmente con sopralluoghi per trovare la merce più costosa e più facile da afferrare in una frazione di secondo, senza quasi nemmeno entrare in negozio. E per quanto responsabili e personale stiano attenti, per quanto evitino di esporre i capi più costosi in prossimità dell’entrata, i colpi vanno quasi sempre a segno.

Le attività commerciali più nel mirino sono quelle di abbigliamento, ma anche le altre non se la passano bene.

Un paio di anni fa, prima della pandemia, un giovane nordafricano era diventato l’incubo dei negozianti: entrava, si “serviva” e usciva, ovviamente senza pagare. Lo faceva tutti i giorni, quasi alla stessa ora. Le forze dell’ordine lo avevano fermato innumerevoli volte, ma poi era sempre tornato in strada.

Ora, il fenomeno sembra aver ripreso ancora più vigore e gli “incursori” sono molti. Alcuni commercianti rivelano che ad essere derubati sono gli stessi fornitori, quando al mattino con i furgoni entrano in centro storico per rifornire i negozi.

Basta lasciare aperto uno sportello per i secondi necessari a percorrere i pochi metri che separano la porta del cliente, basta un attimo di disattenzione al momento della consegna dei pacchi. E il ladruncolo colpisce, implacabile. Poi ci sono anche malviventi sicuramente più organizzati, interessati a bottini ancora più sostanziosi e attrezzati per forzare porte e finestre.

Di avere ricevuto le poco desiderate attenzioni dei malviventi, il restauratore Claudio Temelin lo ha scoperto qualche giorno fa, quando è arrivato in via Argentieri per aprire il suo negozio. Sulla robusta porta in metallo c’erano gli inequivocabili segni di un piede di porco, usato per un tentato furto compiuto durante la notte. Ma la porta ha resistito e il danno è rimasto circoscritto alle spese di sistemazione dell’infisso.

«Prima non avevo la sensazione che ci fosse sul territorio una delinquenza così spiccata per questo di reati – ha spiegato Temelin ai microfoni di Rai Alto Adige – Certo, nei negozi c’è sempre stato il problema dei furti, ma ora la situazione comincia ad essere davvero pesante».

In pieno giorno, invece, approfittando del baccano fatto da un cantiere vicino, i ladri sono entrati nel laboratorio di Heinrich Wegmann, fruttivendolo e talentuoso fotografo per passione, in via Ghoete.

A prendere il volo le macchine fotografiche analogiche di Wegmann per un valore complessivo assai cospicuo. Nel locale di Rudi Delvai, il Ritter Bar Bistro, al 12 di via Argentieri, i ladri hanno tentato di entrare in pieno giorno, quando Delvai, - conosciutissimo in città per essere stato a capo del Wfto (World Fair Trade Organization), rete globale con 76 Paesi e oltre 40 organizzazioni impegnata nel commercio equo e solidale – era impegnato in cucina.

Non ci sono riusciti, ma Delvai ha poco di cui consolarsi: nell’ultimo mese e mezzo, ha subito ben due furti. Il centro città e le sue attività commerciali sono sotto costante assedio, insomma. P.T.













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità