LA CRISI A BOLZANO
Bolzano, il Comune paga la bollettaa chi è rimasto senza lavoro
Stanziati 200 mila euro, contributi di 50 euro sulla luce
BOLZANO. Il Comune paga la bolletta della luce. Duecentomila euro è la cifra stanziata dal Comune per interventi di sostegno economico a residenti che, da ottobre, sono disoccupati o sospesi dal lavoro. Si tratta di un contributo fino a 50 euro sulle singole bollette di energia elettrica relative ai consumi degli ultimi due bimestri (da settembre). «In questo modo - ha detto l’assessore Silvano Baratta - andiamo ad aiutare chi si trova in difficoltà perché ha perso il lavoro». Si prevede che i beneficiari saranno alcune centinaia.
«Così andiamo incontro anche all’Ae, azienda energetica partecipata del Comune, che ha aperti molti contenziosi per morosità nel pagamento delle bollette». Baratta ha assicurato che l’iniziativa proseguirà anche nel 2010, visto il persistere della crisi economica e degli effetti negativi sul mercato del lavoro, anche a livello locale. Il contributo si può chiedere compilando l’apposito modulo disponibile da domani presso l’Urp (vicolo Gumer 7) e con ogni probabilità, in tempi brevi, anche presso almeno un altro centro civico della città. Le modalità di accesso sono state volutamente semplificate: basta il modulo e un’autocertificazione (saranno eseguiti dall’amministrazione controlli a campione). Ha diritto al contributo chi risiede a Bolzano da almeno due anni e ha perso il posto di lavoro per giustificato motivo (licenziamento per riduzione del personale, crisi di mercato, cessata attività dell’azienda, o per proprie dimissioni in caso di mancata retribuzione), oppure si trova in mobilità o cassa integrazione (straordinaria o in deroga). La misura di sostegno si rivolge a chi ha, o aveva, un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato (per contratti con una durata minima di sei mesi), oppure un contratto di lavoro a progetto, se di una durata minima di 6 mesi. Non ha diritto chi già fruisce di analoghe prestazioni erogate dall’Azienda servizi sociali.
Soddisfatto il segretario della Uil Toni Serafini: «Non è una grande cifra quella messa a disposizione dal Comune, ma è comunque un aiuto in più per le famiglie in difficoltà. Anche la bolletta della luce per molti è diventato un è problema».
Le cifre della crisi tracciano un quadro molto preoccupante: 11.300 disoccupati in Alto Adige a novembre. Che significa 3 mila in più rispetto allo stesso mese del 2008. Non solo: molte aziende stanno esaurendo la cassa integrazione straordinatia. Il passo successivo sarà il licenziamento.
«Le prospettive sono nere - - ammette Serafini -: ha ragione il governatore della Banca d’Italia Draghi quando dice che i primi sei mesi del nuovo anno saranno i più duri. Poi dovrebbe, almeno speriamo, cominciare la ripresa ma sarà una risalita molto lenta».