Bolzano, il Comune vende immobili per fare cassa



BOLZANO. Inizierà domani in consiglio comunale la discussione per il voto al bilancio di previsione 2012 e il triennale 2012-2014. Il Comune fissa il pareggio a 308 milioni di euro (erano 256 nel previsionale 2011), di cui 192 di spesa corrente e 116 di investimenti. Un bilancio che poggia su scarse certezze, a causa delle ricadute della manovra Monti. «Potranno esserci “sorprese” in corso d’esercizio», premette il sindaco Luigi Spagnolli. Sulle spese la Svp torna alla carica: «Vanno ridotte o non avremo più neppure i soldi per asfaltare una strada». E così si torna a parlare di dismissione di immobili.

Il bilancio è predisposto e ieri la maggioranza ha concordato eventuali documenti voto. Spagnolli ha chiesto di limitare le rivendicazioni, in particolare gli emedamenti che comportano spostamenti di capitoli di spesa. La maggioranza si sente sollevata. «E’ tutto sommato un bilancio equilibrato, in un simile periodo di crisi», commenta Mauro De Pascalis (Pd).
 La Svp ribadisce però il campanello di allarme lanciato nelle scorse settimane. Georg Mayr: «Dobbiamo programmare interventi non immediati, ma con un certo respiro, per ridurre le spese, altrimenti gli investimenti saranno sempre più schiacciati». Sull’aumento di 9 milioni dell’indebitamento, che arriverà a 141 milioni, Konrad Palla (Svp) minaccia di astenersi sul bilancio.
 Nel 2003 le spese correnti erano 151 milioni e da allora sono aumentate fino ai 191 milioni del 2011 e i 192 milioni di questo bilancio.
 Spagnolli anticipa: «Ridurre le spese significa cancellare funzioni, perché le esternalizzazioni non garantiscono forti risparmi. Credo che la Svp intenda un ragionamento sugli immobili, su cui sono d’accordo e che abbiamo iniziato da tempo con il vicesindaco Ladinser». In che senso gli immobili? «Alienare il patrimonio che non fa parte del core business del Comune, che comporta forti spese di manutenzioni: una lista ancora non c’è», spiega Spagnolli. Anche il direttore della ripartizione Finanze Fabio Bovolon nella relazione di presentazione insiste sul tema delle spese e del debito, ma anche sull’incremento delle entrate. Studiare, suggerisce Bovolon, strumenti di razionalizzazione delle spese, anche nelle società, recupero dell’evasione fiscale, valorizzazione del patrimonio immobiliare «che consiste anche nel limitare le concessioni gratuite di locali ed aree». 













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