BOLZANO. Anche la giunta di Trento ha tagliato le proprie indennità. La riduzione è del 7%, pari al contestato aumento varato dalla giunta regionale in aprile. I trentini seguono l'esempio, in Alto Adige, di Laives e Badia. Ma il sindaco Luigi Spagnolli non ci sente: «E' solo demagogia». Inutile toccare questo tasto con Luigi Spagnolli. Anche ieri ha ribadito che non ridurrà le indennità: «Un risparmio minimo su un bilancio da oltre 200 milioni di euro è solo demagogia». Nella sua giunta invece alcuni degli assessori sarebbero disponibili a contribuire a quello che giudicano «un risparmio poco più che simbolico, ma appunto perché simbolico può avere un valore». La decisione della giunta comunale di Trento è stata presa venerdì. E' una scelta legata ai minori trasferimenti dalla Provincia di Trento, che si faranno sentire con un disavanzo nelle casse comunali di 1,3 milioni di euro nel 2011. Da qui la decisione della giunta Andreatta di ridursi le indennità di quel 7% supplementare introdotto da poco. Identica decisione anche per il presidente del consiglio comunale. Il risparmio sarà leggero per il bilancio di Trento, circa 50 mila euro all'anno, con perdita di 400 euro al mese per il sindaco e di 200 euro per gli assessori. Ma Alessandro Andreatta sottolinea «I nostri dipendenti avranno lo stipendio bloccato per tre anni. Anche noi diamo il nostro contributo». Prima di Trento ci hanno pensato Badia e Laives (quattro assessori su sette, sindaco Di Fede compresa: taglio tra il 7 e il 10%, 9419 euro all'anno assegnati al gruppo carnevalesco di Pineta). A Bolzano è un argomento che finora non è stato neppure portato in giunta per un giro di opinioni. Eppure le indennità bolzanine sono superiori a quelle trentine: il sindaco guadagna 13.312 euro lordi al mese, contro i 9.432 del sindaco di Trento prima dell'autoriduzione del 7%. Differenze in proporzione anche per vicesindaco e assessori (vedi tabella). Il presidente del consiglio comunale Luis Walcher guadagna 3.328 euro lordi. La novità del collega Andreatta non smuove Spagnolli dalla sua posizione ormai storica: «Ognuno è libero di fare beneficenza, che va praticata senza farsi pubblicità». Il risparmio per Bolzano si aggirerebbe intorno a quello di Trento. L'assessore Patrizia Trincanato (Verdi) è d'accordo con Spagnolli sul fatto che «sarebbe un gesto poco più che simbolico», ma per parte sua si dichiara disponibile: «Sarebbe un piccolo sacrificio e credo che potremmo dare questo segnale. D'altronde lo abbiamo appena chiesto ai nuovi Cda di Sasa e Seab». Voterebbe a favore anche l'assessore Luigi Gallo: «Sì, potremmo rinunciare a quel 7% che la Regione deliberò la scorsa primavera provocando imbarazzo. Sono d'accordo che sono misure simboliche e richieste spesso demagogiche, ma di certo sarebbe un segnale gradito». Gallo difende comunque la giunta ricordando che «abbiamo già garantito un risparmio molto più consistente del 7% grazie alla riduzione della giunta a 7: una manovra da 400 mila euro all'anno. Altri 100 mila euro verranno risparmiati con la riduzione di 4 commissioni». Visto che spesso il tema viene sollevato in consiglio comunale, Gallo rilancia la palla: «I gruppi consiliari hanno a disposizione un fondo di 1000 euro all'anno, potrebbe essere ridotto. E un buon risparmio potrebbe arrivare da una gestione migliore del consiglio comunale: sedute più lunghe e meno frequenti».

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