Lavori pubblici

Bolzano, l'edicola di via Diaz accerchiata dal cantiere

Spariti i parcheggi, i clienti fanno fatica ad accedere a supermercato e banca. L’edicolante: "Perdo quattrocento euro al giorno, chiederò i danni al municipio". Problemi di sicurezza per pedoni e ciclisti


Davide Pasquali


BOLZANO. Gries attende la nuova ciclabile in sicurezza, e va bene. Ma anche le attività economiche, in questo difficile momento di pandemia, hanno le loro esigenze. Stiamo parlando del cantiere stradale di corso Libertà, che in queste settimane sta mettendo in serie difficoltà le (poche) attività rimaste aperte. Spariti i parcheggi, pericoli per pedoni e ciclisti, difficoltà di accesso per i clienti. Il caso emblematico è l’edicola all’angolo con via Diaz. «Non è possibile che per comprare un giornale si debba fare il Camel Trophy», commenta il titolare, che sta pensando di chiedere i danni al municipio. Perché da giorni il chiosco è letteralmente circondato dal cantiere.

Luciano Giacomi racconta: «Da un paio di settimane qui sono ripresi i lavori per la ciclabile. Da circa una settimana la nostra edicola è praticamente irraggiungibile, con grosse perdite». Mica bruscolini: «Stimo un mancato incasso giornaliero di 400 euro». All’edicola si spera che il Comune qualcosa possa rimborsare per il disagio, e intanto si sono presi contatti con uno studio legale. «Ci auguriamo soprattutto che il cantiere finisca presto, perché non è che i nostri clienti abbiano voglia di fare i giri panoramici per comprare una rivista. Fra il resto, qui ci sono clienti anziani, genitori con passeggini».

Il titolare racconta inoltre che di certo non finirà in fretta: «A quanto ci risulta, cinque o sei mesi fa si sono posizionate le tubazioni del teleriscaldamento. Poi è venuto fuori che non erano abbastanza in profondità, quindi a maggio dovrà tornare la ditta di Bergamo, per spostarle un metro sotto». I tubi rimarranno così in bella vista ancora molto a lungo. L’edicolante però non è certo l’unico a versare in difficoltà: «Anche i residenti sono a disagio: chi abita qui è senza parcheggi da mesi. Per non parlare dei negozi. Coi posteggi portati via, i clienti non possono parcheggiare e se ne vanno altrove». In difficoltà anche il Despar, come pure la filiale della Cassa di Risparmio e i pochi negozi finora aperti. «La gente è in difficoltà, uno a far la spesa va da un’altra parte».

In corso Libertà, racconta il titolare dell’edicola, «è più di un anno che si va avanti con i lavori. Prima sono state posate le tubazioni del teleriscaldamento sull’altro lato, di fronte alla mia edicola. Dopodiché si è iniziato a realizzare la pista ciclabile su corso Libertà. Sono arrivati in piazza Mazzini, adesso dalla piazza, da circa un mesetto, hanno cominciato a scendere in giù, per raggiungere piazza Gries». Niente da dire nei confronti della ditta che esegue i lavori, anzi, «stanno dimostrando grande professionalità», ma ci si chiede come mai il Comune non abbia imposto di procedere per lotti. «Perché non hanno chiuso un tratto alla volta? Inizio qui e poi finisco? Ora è tutto uno scavo, tutto quanto a cielo aperto, e andrà avanti così almeno sino a fine giugno. Ci sono molti disagi, per gli anziani, per i pedoni, per i tanti ciclisti».

L’unica piccola fortuna, finora, «è che con la scuola in Dad c’era meno traffico di genitori e ragazzini. Ma da dopo Pasqua? Speriamo davvero si riprenda con le lezioni in presenza, perché questi poveri ragazzi ne hanno bisogno, ma a quel punto ci sarà molta più confusione, traffico e disagio per tutti». Ieri il titolare ha chiesto alla ditta che almeno per i giorni di Pasqua si crei un passaggio se non comodo almeno accettabile, verso l’edicola. Ma lui come tanti altri, in corso Libertà, sperano che i lavori terminino in fretta.













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