Bolzano, la Procura manda i vigili al «Twenty» a contare i clienti

Scattate foto a tutti i piani sabato pomeriggio da 15 agenti Controllati Decathlon, Mediaworld, ristoranti e i parcheggi


di Massimiliano Bona


BOLZANO. La Procura ha mandato i vigili urbani in borghese al «Twenty» per contare i clienti nell’ora di punta, al sabato pomeriggio, e verificare il rispetto dell’ordinanza firmata dal commissario Michele Penta che impone un massimo di 500 persone in una fetta della nuova ala, circa 6 mila metri quadrati fuori terra, più i tre parcheggi interrati.

Almeno quindici agenti della polizia municipale (ma c’è chi ne ha contati diciotto) si sono presentati alla stessa ora, muniti di macchine fotografiche, per scattare altrettante foto e stabilire in modo inequivocabile quante persone erano presenti in quel momento nell’area indicata dalla stessa Procura, nell’ambito dell’inchiesta avviata da tempo. Oltre che nei tre parcheggi interrati i vigili sono andati a fare visita da Mediaworld, Decathlon (la cui superficie di vendita è distribuita su due piani), nell’area occupata dai sette ristoranti al terzo piano e nell’area giochi riservata ai bambini al quarto piano. Allo stato attuale delle cose non si sa ancora se il tetto delle 500 persone sia stato sforato o meno, ma di sicuro i vigili urbani hanno già inviato una dettagliata informativa a riguardo in Procura, sul tavolo del pm Giancarlo Bramante, che sta curando l’inchiesta.

Giovanni Podini ammette di «non conoscere ancora l’esito dei controlli in questione, ma di essere impegnato quotidianamente nel verificare le presenze con conteggi manuali affidati alle guardie giurate».

Dal punto di vista operativo, in caso di ressa, è già stata chiusa per 15-20 minuti al massimo l’area dei ristoranti, in modo tale da far defluire 50-70 persone e tornare sotto il limite. «In base ai nostri controlli - conclude Podini - siamo rimasti sotto questa soglia. Siamo inoltre in attesa della decisione del Tar sulla richiesta di sospensiva del provvedimento».

La prima licenza concessa alla Podini Holding, lo ricordiamo, non prevedeva limiti legati al carico antropico per il piano di rischio aeroportuale. Quest’ultimo consente, ad esempio, alla Fiera - più vicina allo scalo Bolzano-Dolomiti - o all’Interespar di via Buozzi di ospitare un numero pressoché illimitato di persone.

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