BOLZANO

Bolzano, la villetta di lusso dimenticata è il rifugio dei pusher

Dormono e si nascondono al civico 23 di via Sant'Osvaldo assieme ai clochard. L'edificio, in un rione di pregio, è abbandonato da anni


di Alan Conti


BOLZANO. Un centro di piccolo spaccio e rifugio per ladri e senzatetto dove nascondere anche la refurtiva. Il tutto nel cuore di via Sant’Osvaldo, una delle zone più pregiate di Bolzano. All'ombra del Monte Tondo, al civico 23 della strada, si trova una deliziosa villetta abbandonata. Proprietà del commercialista bolzanino Peter Rottensteiner (ieri non rintracciabile) attraverso la società immobiliare Homax Investments. L'edificio è disabitato da qualche anno ma all'interno presenta finiture anche in ottimo stato ed è tutto meno che diroccato. Era occupato dalla famiglia dell’avvocato Arthur Frei poi è rimasto sfitto ed è diventato facile approdo di clochard e spacciatori.


Del resto per entrare basta scavalcare un cancelletto sfruttando un muro ed è fatta. Così è successo che la villetta sia diventata rifugio anche per la piccola criminalità: non a caso sia la scorsa settimana sia l'altra sera le forze dell’ordine si sono presentate portando via alcune persone per controlli e verifiche.Si tratta di spacciatori della zona del parco Stazione e ladri responsabili di alcuni colpi in città. Qualcuno di loro ha anche nascosto il bottino proprio nella villetta.

Bolzano, la villetta di lusso diventata rifugio di clochard e pusher

Nelle fotografie di Lorenzo Zambello lo stato di abbandono dell'edificio al civico 23 di via Sant'Osvaldo


Nel giardino della struttura la vegetazione selvaggia ed incolta tradisce l’abbandono mentre all’interno i muri sono ben tinteggiati, i battiscopa curati e sembra addirittura che l’impianto di riscaldamento sia in buono stato. Al primo piano si trova qualche rifiuto abbandonato, ma tutto sommato le stanze sono pulite mentre il secondo piano è stato adibito a dormitorio. Coperte e cartoni buttati a terra oltre a svariate bottiglie di alcolici.

«Non ci sono solo i piccoli delinquenti - precisa un vicino di casa - ma anche clochard dell’Est Europa. Va detto, onestamente, che qui non hanno mai causato problemi particolari ma certo i blitz delle forze dell’ordine parlano chiaro. Sembra che non spaccino in zona nè abbiamo mai sentito di furti qui. L’altro giorno stavano anche grigliando all’aperto senza troppe preoccupazioni». L’abbandono della villetta da parte del proprietario sarebbe legato all’impossibilità di intervenire con lavori di ristrutturazione profonda. Sembra che ci voglia l’elicottero per trasportare i materiali e fare una completa rivisitazione dell’edificio. In qualche modo, però, l’immobile è stato costruito... gli interventi sono possibili ma dispendiosi.

Su di un muro sono state disegnate una croce rovesciata e la sequenza numerica 666, ma non sarebbe un rimando a qualche rito esoterico (nonostante le tante candele presenti dentro le stanze): sembra semplicemente una bravata di alcuni ragazzi della zona.

«È necessario - chiude il presidente di Circoscrizione Armin Widmann - intervenire al più presto per ripristinare sicurezza e decoro in questa zona».













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