Bolzano, lavoro interinale: i veri precari sono giovani e stranieri
Sono per lo più uomini (66%) e lavorano nei tre quarti dei casi come operai e solo in un quarto dei casi come impiegati. Le aziende utilizzatrici sono operative principalmente nell'industria manifatturiera (38%) e nel settore commerciale (24%).
BOLZANO. Dopo la fine della crisi economica del 2009 il numero dei dipendenti interinali nella Provincia di Bolzano è notevolmente aumentato, raggiungendo nel 2016 una media di 1000 occupati. Nonostante ciò, la quota rispetto all'occupazione complessiva continua a totalizzare solo lo 0,5 percento.
Nel confronto europeo l'Italia registra per il 2016 un valore altrettanto basso, ovvero lo 0,8 percento. In paesi come Germania, Austria, Paesi Bassi e Slovenia, il numero dei lavoratori interinali è decisamente più alto, con valori che vanno dal 2,2 al 5,1 percento. "Il lavoro interinale è una delle forme di occupazione più precarie e proprio per questa ragione è positivo che questa forma contrattuale in Alto Adige sia relativamente poco rappresentata" afferma l'assessora provinciale al lavoro Martha Stocker.
Nel 2016 nella Provincia di Bolzano il 44 % dei lavoratori aveva meno di 30 anni e solo il 10 % ne aveva più di 50. Circa la metà di essi (45%) era costituito da cittadini stranieri. Questa forma di occupazione serve quindi principalmente ai giovani e agli stranieri per entrare nel mondo del lavoro.
I lavoratori interinali sono per lo più uomini (66%) e lavorano nei tre quarti dei casi come operai e solo in un quarto dei casi come impiegati. Le aziende utilizzatrici sono operative principalmente nell'industria manifatturiera (38%) e nel settore commerciale (24%).