Bolzano: liceo artistico e scienze umane al Pascoli

Per l'istituto de' Medici i settori del commercio e socio-sanitario


Maurizio Dallago


BOLZANO. Due sezioni di liceo artistico e 5 di liceo delle scienze umane. Questo per quanto riguarda le classi prime del Pascoli a partire dal prossimo anno scolastico. Al de' Medici si istituiranno invece un corso quinquennale di istituto tecnico per il settore economico ad indirizzo turistico, due prime classi dell'istituto professionale per i servizi commerciali e due per i servizi socio-sanitari. A cui si aggiunge un corso di 5 anni di liceo delle scienze umane, opzione economico-sociale. Questa la soluzione finale dopo settimane di incontri, discussioni e coinvolgimento del personale docente e direttivo delle scuole bolzanine in lingua italiana. Il piano di distribuzione territoriale legato alla riforma delle superiori è ormai pronto e attende solo di essere approvato dalla giunta provinciale. «In pratica è stata trovata la soluzione che tiene conto dei rilievi di questi mesi», sottolinea l'assessore provinciale, Christian Tommasini. Quest'ultimo spiega nella risposta ad un'interrogazione in consiglio provinciale di Maurizio Vezzali (Pdl), come sia stata decisa la suddivisione dei corsi tra le due scuole superiori, quella di via Deledda a Firmian e l'altra in via San Quirino. «Parlare di "provenienza" e di "destinazione" rispetto agli indirizzi di studio è improprio, trattandosi di istituzione di nuovi indirizzi che non hanno né il Pascoli, né il de' Medici. È pur vero che la natura "liceale", pur non essendo solidale con un edificio o un quartiere cittadino, è invece radicata nelle abitudini della popolazione, ma è indubbio che si propone una rivisitazione del secondo ciclo e della sua distribuzione sul territorio che, a piccoli passi, porterà anche la cittadinanza a riconoscere gli istituti di erogazione della nuova offerta scolastica», sottolinea Tommasini. Vezzali voleva conoscere se «sia stata considerata dall'assessorato la notevole crescita degli iscritti dell'indirizzo gestito da sempre dal Pascoli e il probabile calo di iscrizioni nel caso di trasferimento dell'indirizzo scienze umane». «Questa considerazione è stata affrontata dal sottoscritto e dagli uffici competenti con le rappresentanze dell'istituto Pascoli, convenendo sulla necessità di mantenere il numero delle prime classi intorno alle 7 unità, con l'istituzione di 2 sezioni di liceo artistico e 5 di liceo delle scienze umane, delle quali due con opzione economico-sociale, per cui è anche improprio parlare di trasferimento, perché nessuno studente verrà trasferito d'ufficio dal Pascoli al de' Medici», evidenzia Christian Tommasini. In pratica nel periodo transitorio di applicazione della legge - che dispiegherà i suoi effetti iniziali dal settembre del 2011 - sarà garantito a tutti gli studenti che abbiano iniziato un percorso in un determinato istituto, di poterlo completare nella medesima struttura, con minime variazioni legate all'adattamento del piano di studi al nuovo ordinamento. La scuola di via Deledda sarà utilizzata a pieno regime con l'attuale previsione di classi. «Limitando a sette il numero di prime, si previene la possibilità di superare la capienza massima che si potrebbe verificare, pur considerando un certo assotigliamento, verso la quinta, del numero delle classi», ancora l'assessore provinciale alla scuola italiana.
Diverso il discorso dell'istituto in via San Quirino. Attualmente quest'ultimo è frequentato da 490 studenti. «Al de' Medici si istituiranno un corso quinquennale di istituto tecnico per il settore economico a indirizzo turistico, due prime classi dell'istituto professionale per i servizi commerciali e due per i servizi socio-sanitari, che confluiranno dopo una verifica dei risultati di apprendimento alla fine della seconda in un triennio per ciascuno dei due indirizzi», spiega Tommasini. A questi indirizzi viene aggiunto un corso della durata di 5 anni di liceo delle scienze umane, opzione economico-sociale, che «raccoglie le eccellenze o i "diversi orientamenti" degli altri percorsi della scuola». «Il biennio così progettato è in linea con l'istanza più volte presentata dai docenti e dagli utenti del de' Medici», conclude Tommasini.

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