Il progetto

Bolzano, mega-sondaggio tra i dipendenti per ridurre l’uso dell'auto

Affidato alla nuova Mobility manager del Comune Brunella Franchini, il compito di organizzare l’indagine tra i mille dipendenti del Comune sui mezzi usati per spostarsi da casa al lavoro. Un’iniziativa analoga per chi lavora in ospedale



BOLZANO. Uno è già partito; l’altro partirà nei prossimi mesi. Stiamo parlando del mega-sondaggio tra i dipendenti del Comune e quelli dell’ospedale, per capire con quali mezzi si spostano per andare da casa al lavoro. Parliamo di mille dipendenti comunali e quattromila tra dipendenti del San Maurizio, pazienti, parenti, visitatori.

Obiettivo: ridurre l’uso dell’auto, a favore degli spostamenti con i mezzi pubblici, la bici e a piedi. Il Comune ha affidato il compito di portare avanti il progetto a Brunella Franchini, 37 anni, ingegnere dell’Ufficio mobilità sostenibile, da poco nominata Mobility manager.

Un incarico che, fino a qualche anno fa, era ricoperto dall’architetto Sergio Berantelli, oggi capo della ripartizione lavori pubblici, ma attualmente era scoperto. La giunta ha deciso di ripristinare questa figura, perché è prevista per ottenere i finanziamenti statali per progetti di mobilità sostenibile e perché l’assessore Stefano Fattor crede fortemente nell’importanza di puntare sulla mobilità dolce, per ridurre la pressione del traffico e dell’inquinamento.

«Noi - spiega Franchini - stiamo raccogliendo i questionari che ci serviranno a capire cosa usano i dipendenti per raggiungere gli uffici distribuiti tra il centro storico e via Galilei-via Lancia. Anche perché dopo l’emergenza Covid, una parte dei dipendenti lavora ancora in smart working. Non solo: la paura del contagio ha portato più d’uno a non usare più i mezzi pubblici. I questionari ci servono per avere una fotografia aggiornata della situazione, per poi intervenire migliorando dove possibile».

Qualcosa di simile si farà con i dipendenti dell’ospedale e tutti coloro che per una serie di ragioni si spostano da casa verso il San Maurizio. Il compito in questo caso è affidato ad Harald Reiterer, coordinatore del settore Green Mobility della Sta, Strutture Trasporto Alto Adige.

«Noi contiamo di essere pronti a partire con il sondaggio entro l’autunno - spiega Reiterer -. Dobbiamo cercare di ridurre l’uso della macchina per gli spostamenti, ma contemporaneamente bisogna offrire della valide alternative che significa potenziare i mezzi pubblici e migliorare il sistema di piste ciclabili. A partire dalla realizzazione, già annunciata dal Comune, di una nuova pista ciclabile che dall’incrocio di via della Vigna - via Mendola, passerebbe dietro le caserme Huber e correndo parallelamente a viale Druso, andrebbe a collegarsi al tracciato di Druso est che porta fino all’ospedale».

La bici, proprio durante la pandemia, ha preso il posto, in molti casi, del mezzo pubblico. È vero che, negli ultimi mesi, si è registrato un aumento dei passeggeri dei bus, ma non si è ancora ai livelli pre-Covid.

A meno che non diluvi o non ci sia un caldo africano, si preferisce andare al lavoro, a scuola, a fare shopping in bicicletta. Vale per i bolzanini, vale per i pendolari che, quotidianamente, arrivano in città per lavoro dai paesi limitrofi. Ed è per questo che si sta lavorando anche per migliorare i collegamenti ciclabili, in particolare, dall’Oltradige e da Terlano.













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