Movida

Bolzano, nuovo stop a musica e alcol, da piazza Erbe a Casanova 

Il sindaco Renzo Caramaschi ne ha parlato nell’incontro del Comitato di ordine e sicurezza pubblica: l’ordinanza scatterà a luglio. Bonaldi (Confesercenti): «Non è così che si risolve il problema»


Antonella Mattioli


BOLZANO. «Speravo si potesse aspettare ancora un po’, ma non è possibile. Dobbiamo intervenire, per arginare gli eccessi di chi alle quattro di mattina, in preda ai fumi dell’alcol, “spara” la musica sotto le finestre dei cittadini che cercano, senza riuscirci, di dormire».

Il sindaco Renzo Caramaschi prima ha sperato che l’ordinanza anti-eccessi quest’estate non fosse necessaria; poi si è illuso che si potesse farla scattare ad agosto, ma davanti alle proteste dei cittadini che arrivano da diverse zone della città e non solo da piazza Erbe, ha deciso di accelerare. L’intenzione è di far entrare in vigore i divieti da luglio. Prima non è possibile, perché ci sono una serie di passaggi da fare.

Caramaschi ne ha parlerato nella riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza presieduto dal prefetto Vito Cusumano; subito dopo con la polizia municipale, che sarà chiamata a fare gli straordinari nel fine settimana. In calendario bisogna mettere anche le riunioni con i rappresentanti dei pubblici esercizi che temono l’entrata in vigore di nuovi divieti proprio all’inizio dell’estate. Sinonimo di affari dopo due anni di limitazioni causa Covid.

«Non è con i divieti - commenta Elena Bonaldi, presidente di Confesercenti - che si affrontano i problemi. Del resto, siamo in estate; fa caldo è normale che la gente abbia voglia di uscire, divertirsi. A pagare non possono essere sempre gestori di bar e ristoranti».

«L’ordinanza ricalcherà - anticipa il sindaco - quella di un anno fa: in vigore a livello sperimentale dal 10 settembre al 3 ottobre, aveva dato buoni risultati».

Dalle 23 alle 5 del mattino sarà vietato disturbare la quiete pubblica con impianti di amplificazione che sparano musica a tutto volume. Pena il sequestro dell’apparecchiatura e sanzioni da 200 a 600 euro. Vietate, sempre tra le 23 e le 5 del giorno successivo, le consumazioni in strada; che saranno invece ammesse per i clienti dei locali che si siedono nei plateatici.

L’ordinanza oltre che piazza Erbe, riguarderà le altre zone della città dalle quali - in particolare con l’arrivo del caldo - sono tornate ad alzarsi le proteste. La parte più critica è rappresentata dal centro storico: via dei Vanga, Bottai, Grappoli, Laurin, Garibaldi, Marconi, Rosmini, Dante; quindi la zona al di là di ponte Talvera: da corso Libertà a piazza Vittoria poi giù in via Diaz, via Cadorna e parco Petrarca; l’altra area problematica, in cui verrà applicata l’ordinanza, si trova nel quartiere Casanova: si tratta di piazza Anita Pichler e strade limitrofe.

È probabile che il sindaco, anche questa volta, chiederà ai vigili urbani di fare gli straordinari. Per verificare il rispetto dell’ordinanza, lo scorso anno gli agenti della Polizia municipale il venerdì e il sabato garantivano il servizio fino alle 3 del mattino. Ma potevano anche contare sull’appoggio delle altre forze di polizia.













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