PROVINCIA SOTTO ACCUSA

Bolzano, Ordine dei medici contro la Provincia: "Troppi sprechi"

Il presidente Comberlato attacca Theiner: "Si chiedono risparmi ai comprensori ma si potenzia la periferia per ragioni elettorali"


Valeria Frangipane


 BOLZANO. «Theiner deve abolire gli sprechi perchè l’Alto Adige non può reggere sette ospedali». Il presidente dell’Ordine dei medici Michele Comberlato lancia un appello all’assessore: «Non è possibile continuare a chiedere risparmi ai quattro Comprensori e continuare a potenziare la periferia. Ed il consenso elettorale non è un criterio».
 Non si placa la lite scoppiata tra i medici di Bolzano e Silandro perché il reparto di Pediatria invece di venire accorpato a Merano vede l’Asl bandire un nuovo concorso per sostituire il primario che va in pensione.
 E lo spreco di Silandro diventa simbolo di tutti gli sprechi che hanno dissanguato e continuano a dissanguare la sanità altoatesina.
 Comberlato, gastroenterologo al San Maurizio, è stufo di falsi proclami: «L’Asl unica nata pochi anni fa avrebbe dovuto portare razionalizzazione e risparmi che non vedo. Vi dirò di più. Non vedo un progetto, non vedo un’
idea, non vedo un programma serio. Qui risparmiano sempre i soliti noti, con l’ospedale di Bolzano in testa e gli altri tre Comprensori costretti a tagliare dove possibile mentre in periferia si confermano primariati che non hanno ragione di esistere. Se vogliamo una riforma sanitaria seria dobbiamo avere il coraggio di decidere. Ma qui manca coraggio».
 Il Trentino il coraggio l’ha avuto, la Toscana ha chiuso 41 strutture sanitarie che non avevano ragion d’essere per riqualificare gli ospedali importanti ma l’Alto Adige continua a trovare le parole ma non il coraggio.
 Per Comberlato l’assessore dovrebbe cogliere la palla al balzo e fare un passo indietro perché Silandro è diventato il simbolo dello spreco. «Se l’Anaao e i primari dell’Anpo - che quasi mai si trovano d’accordo su qualcosa - ti spiegano che non ci sono i presupposti per mantenere un reparto di Pediatria in Venosta, tu li devi ascoltare. Se i medici della Pediatria del San Maurizio ti dicono che a Silandro basterebbe un poliambulatorio e che non ci sono i numeri per mantenere un reparto, tu quei medici devi starli a sentire. E vorrei ricordare a Theiner che nessun medico ha mai detto che a Silandro va tolto il servizio di Pediatria ma in coro gli stanno spiegando che è illogico mantenere due strutture autonome quando Merano può tranquillamente coordinare al meglio il tutto. Razionalizzando e risparmiando».
 Il presidente dell’Ordine contesta all’assessore la decisione d’imperio con la quale ha stabilito che Pediatria non si tocca né mai si toccherà.
 «Per me sbaglia. Fossi in lui riunirei i pediatri dei quattro Comprensori e chiederei un parere. Ma non in uno di quei tavoli dove t’incontri all’infinito senza decidere mai. Poi una volta valutati i numeri, il bacino d’utenza ed il reale fabbisogno deciderei. Ma purtroppo i nostri politici puntano a riforme sanitarie senza parlare e senza coinvolgere i medici e questo non mi piace. Ed il consenso elettorale non è un criterio!».
 Il presidente torna a parlare dei rapporti non idilliaci con l’assessorato, già punto caldo della relazione presentata all’assemblea annuale dell’Ordine. «Faccio il medico da 26 anni e mi trovo a constatare amaramente come negli ultimi anni il disagio professionale sia aumentato anche perché l’organizzazione e la gestione dei servizi sanitari non è all’altezza di una situazione che è andata trasformandosi. E succede, purtroppo, che i professionisti della salute siano tenuti nell’angolo e che la loro funzione sia limitata ad un ruolo di prima linea perché le decisioni in materia vengono prese altrove. E Silandro è l’ennesima goccia». Quindi, come del resto aveva già fatto il suo predecessore (Von Lutterotti), dice che purtroppo il Gruppo di riordino clinico si è rilevato «fallimentare». Succede che le decisioni si prendano in seno al Comitato di Piano - vero parlamentino di sanità - mentre il Gruppo, nato per fornire parere obbligatorio su tutte le delibere di giunta, langue inascoltato da mesi













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