Bolzano: palazzina Ipes infestata da scarafaggi

Esasperati i condomini del civico 29 di via Vittorio Veneto: «Serve una disinfestazione ma l’Istituto non si fa vedere»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Cesare Barillari è esasperato. La palazzina Ipes di via Vittorio Veneto nella quale vive da parecchi anni è ancora infestata da scarafaggi e l’Istituto per l’edilizia sociale, almeno per ora, sembra disinteressarsene. «Pensi che la donna delle pulizie - sottolinea - quando arriva, ogni settimana, non può fare altro che spazzarli via, qualche vota in un angolo del cortile o del giroscala. Ma è chiaro a tutti che non si tratta di una soluzione adeguata e duratura. Serve un’altra disinfestazione». Il signor Barillari, che vive al civico 29, spiega di aver allertato l’Ipes anche lo scorso novembre, ma da allora la situazione non è cambiata. «Mi avevano promesso che la pratica sarebbe stata istruita subito, ma la mia era, evidentemente, fiducia mal riposta. Qui non si è visto nessuno, nemmeno per un sopralluogo. E ogni giorno siamo costretti ad allontanarli il più possibile per evitare che entrino nelle abitazioni». Gli scarafaggi sono insetti infestanti e molesti e, se non vengono affrontati immediatamente, possono moltiplicarsi ed invadere letteralmente una casa. Si tratta di animali che possono anche essere portatori di malattie e batteri patogeni. «Nel nostro condominio ci sono due palazzine, in cui abitano complessivamente dodici famiglie, ma il problema c’è solamente nella nostra scala».

L’edificio in questione è molto vecchio. È stato costruito addirittura nel 1938 e si possono intravedere i segni del tempo. «Mentre in una palazzina i condomini hanno provveduto al riscatto degli appartamenti, realizzando tra l’altro anche i balconi, nell’altra questo non è avvenuto perché la maggior parte degli inquilini era contraria. Ciò ha creato, con il passare degli anni, scompensi di altra natura. In soffitta, ad esempio, si è creata una fessura larga almeno un centimetro. Piove all’interno della casa e ci aspettiamo che il tetto possa crollare da un mese all’altro. Anche per questo, d’ora in poi, non mi accontenterò più delle semplici promesse. La situazione è ormai al limite della sopportazione. La casa è vecchia, ma non per questo può essere abbandonata. Vanno garantite pulizia e manutenzione ordinaria e straordinaria».

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