Bolzano, perseguita la direttrice: patteggia un anno

Giuliano Ungaro a processo per le molestie ripetute (stalking). Nel mirino la dirigente Ipai



BOLZANO. Nel luglio scorso era finito in carcere dopo aver reso impossibile la vita alla direttrice dell'istituto provinciale per l'assistenza all'infanzia. Ieri pomeriggio, Giuliano Ungaro, 57 anni, originario della provincia di Potenza da tempo domiciliato a Merano, ha patteggiato un anno di reclusione (con la sospensione condizionale) per stalking. L'uomo considerava la direttrice responsabile di avergli sottratto la postestà genitoriale sul figlioletto di un anno.
L'estate scorsa l'ordinanza di custodia cautelare era stata firmata dal giudice Silvia Monaco dopo che la situazione, per la vittima delle pressioni e delle minacce, era diventata insostenibile e sempre più pericolosa.
L'uomo infatti non voleva sentire ragioni dopo essersi convinto che la revoca della patria potestà fosse da attribuire proprio alla direttrice dell'Ipai. In realtà si trattava di un provvedimento assunto dal tribunale dei minori sulla base delle relazioni dei servizi sociali che avevano segnalato la mancanza di un ambiente idoneo alla crescita normale del piccolo. Si trattava in sostanza di un provvedimento a tutela del piccolo dopo che la madre naturale era stata considerata non in grado di curare la crescita del bambino in quanto affetta da problemi di carattere psicologico. Di qui la decisione dei giudici del tribunale dei minori di intervenire a tutela del piccolo che venne trasferito nella struttura di via Guncina.
La reazione dell'imputato non si fece attendere. L'uomo dapprima scrisse delle lettere alla stessa direttrice, poi iniziò a minacciarla anche di morte.
L'inchiesta dei carabinieri permise di documentare una serie impressionante di messaggi minatori anche telefonici. Si trattava di minacce incise anche nella segreteria telefonica della dirigente. Poco prima dell'arresto Ungaro arrivò anche all'aggressione fisica. La donna fu malmenata e venne ricoverata in ospedale con una prognosi di guarigione di una ventina di giorni. A quel punto il giudice delle indagini preliminari decise di accogliere la richiesta di custodia cautelare. Ungaro venne arrestato. Ieri, come detto, con il consenso del Pm Donatella Marchesini, ha patteggiato un anno di reclusione. (ma.be.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità