BOLZANO. Un giardino a Bolzano sud: ecco cos'è il luogo che sta nascendo in questi giorni in via Volta, dentro quella colossale opera di rigenerazione urbana e non solo economica che è il Polo tecnologico che sarà inaugurato il 20 ottobre. Perchè quello che accade ora fa comprendere come l'operazione non stia portando esclusivamente nuovi saperi e connessioni tra Lub, Eurac, CasaClima e imprese, laboratori di ricerca e innovazione ma anche un contributo urbanistico decisivo, tutto mirato su Bolzano, al recupero sociale e umano di quella parte di città a sud della città. Di fronte al Black Monolith e alle due "centrali" della vecchia Magnesio, fulcro operativo del Polo, sono sorte dune verdi, aiuole presto fiorite, prati inglesi, sentieri per il passeggio, panchine coperte adatte al riposo in compagnia.

E il valore aggiunto di tutto questo non è solo il collegamento con il Polo e chi ci lavorerà ma la sua apertura alla città. Questo spazio sarà infatti pubblico. E l'operazione è stata fortemente voluta da Bls, il committente "provinciale" del cantiere di via Volta. Il cui direttore, Ulrich Stofner, nel frattempo diventato capo dipartimento economia del presidente Arno Kompatscher, ha sempre detto come "il Polo avrà anche la funzione di aprire quelli spazi della alla vecchia Zona industriale alla nuova Zona, diventando luogo di aggregazione e di incontro per i tanti che ci lavorano tutti i giorni". E che sono 50mila. Non pochi. La metà degli abitanti del capoluogo. Che si trovano a vivere in luoghi spesso mal serviti, senza spazi per socializzare o trascorrere le pause. "Abbiamo pensato soprattutto a loro - aggiunge l'architetto Lucchin - nel progettare questo terreno aperto. Bolzano sud è priva di verde, è fatta solo di strade nuove e palazzi in costruzione, capannoni dismessi e grandi fabbriche. Ora avrà anche il suo parco".

Che è poi una vera piazza. Perchè non ci sarà solo il verde. A fianco dell'ingresso principale è concluso l'arredamento di un bar e di un ristorante, sull'altro lato stanno per essere terminati i lavori per un "piccolo teatro" all'aperto da 500 posti, e ancora un auditorium, sale convegni, luoghi per eventi. Una piazza grande un ettaro. Infinite opportunità di utilizzo. Al termine di una operazione di rigenerazione urbana che ha pochi eguali nella storia della città. La dove si affollavano gli operai della prima industrializzazione si ritroveranno i cittadini del terziario e, la sera (perchè questi spazi resteranno aperti anche dopo gli orari di lavoro) i giovani in cerca di musica e eventi. Tempi confermati per l'apertura. Che avverrà lunedì 2 ottobre, giorno in cui entreranno in funzione uffici e laboratori. E anche per l'inaugurazione ufficiale, fissata per il 20 ottobre alla presenza del ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda. (p.ca.)