Bolzano: prostituta pestata dai protettori

L'aggressione in via Renon: la ragazza terrorizzata non sporge denuncia



BOLZANO. E' stata pestata, insultata, presa a calci nello stomaco e tirata per i capelli. Cosa volevano quei due uomini che si sono fermati davanti al marciapiede dove stava lavorando? Soldi? Uno scontro per il controllo del territorio? Spaventare una nuova arrivata? Di sicuro c'è solo che nella notte tra giovedì e venerdì, davanti al bar «Heidi» all'angolo tra via Renon e via Pascoli è avvenuta l'ennesima aggressione ai danni di una lucciola. Solo 2 settimane era scoppiata una rissa tra prostitute. E' passata la mezzanotte da poco. Ad un certo punto si sente la voce di una donna che urla, chiede aiuto, è terrorizzata. Una coppia che si trova nelle vicinanze del bar «Heidi» assiste alla scena senza poter fare nulla. Secondo la ricostruzione dei testimoni oculari una macchina si è avvicinata alla donna. Due uomini scendono dal veicolo. Il motore viene lasciato acceso e per colpa delle luci anteriori si intravede a malapena i contorni del volto. Iniziano a discutere con la lucciola. Dal tono della voce non sembra una discussione tra amici. Ad un certo punto uno dei due uomini colpisce la donna al volto con un pugno. La trascina per i capelli. Nel frattempo l'altro, che fino a un secondo prima è rimasto appoggiato alla macchina come se nulla fosse, raggiunge l'amico e colpisce la donna con un pugno allo stomaco. La donna finisce a terra. Continua a urlare. Chiede aiuto. La coppia si avvicina. I due uomini fanno in tempo a colpire nuovamente il corpo della lucciola, che incassa all'addome. Poi risalgono in macchina e svaniscono nel nulla. La prostituta però non vuole farsi aiutare. Si alza e sparisce a sua volta nella direzione opposta. Più tardi si saprà che nessuna donna si è presentata al pronto soccorso. Nessuna donna si è presentata in questura per denunciare l'aggressione. Nessuna donna chiederà l'intervento delle forze dell'ordine. Ora le forze dell'ordine stanno cercando di capire se sono tornati i protettori in città, che gestiscono e sfruttano giovani prostitute che iniziano a lavorare già alle 20 per finire alle 4 di mattina. I due aggressori potrebbero essere protettori che vogliono più soldi o che vogliono la zona per le proprie «protette», spaventando o persino aggredendo fisicamente le lucciole che si rifiutano di lasciare i marciapiedi destinati ad altre ragazze. Chi è stato aggredito non ha voluto denunciare la vicenda, per paura di dover dare delle spiegazioni.

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