IL CASO

Bolzano: «Pubblicità sessista», ritirato il cartello con la donna nuda

L’agenzia Maglione ha ricevuto lo stop dell’Istituto di autodisciplina pubblicitaria. Decine di lettere di protesta: “Donne offese”



BOLZANO. «Non intendevamo offendere nessuno, secondo noi la pubblicità in questione restituiva davvero il senso del nostro messaggio, in ogni caso chiediamo scusa». Così Max Maglione, titolare dell’omonima agenza pubblicitaria che da dieci anni lavora sul territorio, che qualche giorno fa è stata ingiunta dall’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria a ritirare la campagna pubblicitaria “senza pubblicità sono nuda” che mostra una figura femminile nuda ripresa di spalle con la scritta “nuda” a coprire a mo’ di etichetta il fondoschiena della ragazza. Cinquanta le email di protesta che, secondo Maglione, sono giunte all’Autodisciplinare e che avrebbero di fatto convinto l’autorità a prendere provvedimenti. «È la prima volta in dieci anni di lavoro che mi capita di ritirare una pubblicità - si difende Maglione che è stato anche responsabile della campagna elettorale del neo sindaco di Laives, Bianchi - dovevamo proseguire fino a dicembre ma a questo punto la toglieremo, sarei tentato di mettere un uomo al posto della ragazza per dimostrare che da parte nostra non c’era alcun intento sessista». Intanto, la campagna, qualche risultato sembra averlo già ottenuto comunque: «Non abbiamo avuto nuovi clienti ma abbiamo ricevuto molte email di contatto che si complimentavano con noi per l’idea»..

«Basta culi», tuona dall’altra parte la presidente provinciale del movimento per la dignità delle donne “Se non ora quando?” Nadia Mazzardis, tra le firmatarie delle lettere di protesta. «Le donne sono molto di più che il modello estetico erotico che ci è stato propinato negli ultimi vent’anni di televisione, lo trovo pericoloso per le giovani, e avvilente anche per l’uomo. Solo il 2% delle donne sono ai vertici delle aziende in Italia - conclude la Mazzardis - Non a caso poi i fanno queste campagne».

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