BOLZANO

Bolzano, respinta la mozione dei secessionisti contro l'Adunata degli alpini a Trento

Tutti contrari ma c'è da segnalare anche la sorprendente astensione di Elena Artioli


di Alan Conti


BOLZANO. “L'Adunata degli Alpini non è gradita a gran parte della popolazione regionale. E' stato così a Bolzano nel 2012 ed è così anche per Trento 2018”. Suedtiroler Freiheit dipinge in una mozione un quadro che stride con la realtà e le immagini dell'ultima Adunata andata in scena nel capoluogo altoatesino, ma il tentativo di mettere qualche bastone tra le ruote di chi espone un po' troppi tricolori vale il rischio. Così il documento firmato dai consiglieri regionali Bernhard Zimmerhofer, Sven Knoll, Myriam Atz Tammerle è arrivato oggi alla votazione del consiglio con veloce respinta al mittente. Resta, però, un testo destinato a far discutere: più provocatorio che sostanziale, come spesso accade nelle provocazioni del partito. “Il territorio dell'attuale Regione Autonoma ha fatto parte dell'Austria per quasi 600 anni e salvo pochissime eccezioni la sua popolazione combattè la Prima Guerra Mondiale con l'Austria Ungheria anche contro l'aggressione italiana. Non è gradito, a cento anni dal conflitto, un evento che porta bandiere di guerra italiane e che si configura come atto di strumentalizzazione nazionalista della vittoria italiana. Un'iniziativa che non favorisce le relazioni”. Contro la socializzazione, dunque, sarebbero gli Alpini: quelli che, solo per citare l'ultima, si sono spesi per primi e in forze per aiutare i terremotati del Centro Italia. Evidente, inoltre, come nessuno dei tre rappresentanti di Suedtiroler Freiheit abbia conosciuto l'Adunata prima di scriverne: una manifestazione che viene descritta da tutti i bolzanini come una delle occasioni di socializzazione più evidenti degli ultimi anni. Tanto basta, comunque, per presentare la richiesta al consiglio regionale di opporsi al raduno degli Alpini 2018 a Trento impegnando il presidente ad intervenire presso l'Ana. Il consiglio, come scritto, si è opposto a Suedtiroler Freiheit.

“Una mozione paranoica – le parole del consigliere Alessandro Urzì (Alto Adige nel Cuore) – con un concentrato di volgarità incredibili. Fortunatamente i proponenti sono rimasti isolati anche se soprendono le astensioni di Elena Artioli ed Andreas Poeder”.













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