Bolzano riscopre San Martino 

Ogni sabato la chiesetta con gli splendidi affreschi del Quattrocento resta aperta al pubblico



BOLZANO. «Un successone». Laura Piovesan Schütz, console di Bolzano del Touring Club, è entusiasta: per il primo sabato di apertura alla chiesetta di San Martino in zona Campiglio (Kampill) sono arrivati 51 visitatori. L’ingresso è libero. «Bolzanini, turisti, famiglie con i bambini al seguito e un signore, arrivato da Bressanone - racconta Piovesan Schütz che una volta al mese fa la guida assieme alla volontaria Marina Mascher - con un ritaglio del 2016 dell’Alto Adige. Aveva letto di questo gioiellino e appena ha saputo che c’era la possibilità di venirlo a visitare, non si è lasciato sfuggire l’occasione».

Il 31 marzo la rete locale dei Volontari per il patrimonio culturale del Touring Club di Bolzano, in sinergia con la Parrocchia del Duomo e l’Azienda di Soggiorno di Bolzano, ha aperto, per il quarto anno consecutivo, le porte di San Martino.

Si tratta della chiesetta trecentesca sormontata da un alto campanile che caratterizza il panorama di Bolzano nord lungo l’autostrada del Brennero.

Per offrire la possibilità di visitarla ad una più ampia fascia di pubblico, quest’anno si è scelto la giornata di sabato, dalle 14 alle 16: da adesso fino ad ottobre (l’ultima apertura di ogni mese sarà curata dai volontari del Touring, mentre le altre saranno a cura dell’Azienda di Soggiorno).

A questa apertura si affiancherà, nei prossimi mesi, quella consueta della chiesa di San Giovanni in Villa, attualmente sottoposta a lavori di restauro.

«Quando sei anni fa - spiega Laura Piovesan Schütz - sono diventata console del Touring, ho posto come condizione che venisse aperta la chiesetta, restaurata dal Fai con il contributo dell’Autostrada. Bisognava dare a tutti l’opportunità di ammirare il tesoro artistico che custodisce: un bellissimo ciclo di affreschi quattrocenteschi. Un gioiello dell’arte sudtirolese poco noto a causa della difficoltà di accesso alla chiesetta stretta tra l’A22 e la statale nei pressi dello stabilimento della Mila. Sempre chiusa ad eccezione dell’11 novembre, festa appunto di San Martino a cui è intitolata».

D’ora in poi, il sabato, in virtù di un accordo che l’Azienda di Soggiorno ha stretto con il Comune/Provincia di Bolzano, viene tolto il divieto di parcheggio sotto la chiesa durante le ore di apertura della stessa.

Si può arrivare anche in autobus, visto che dallo scorso anno ai piedi della chiesa è stata istituita la fermata della linea 183.

«I visitatori - racconta ancora - sono tornati a casa entusiasti dalla visita della chiesetta, vista tante volte passando in macchina sia sulla statale che in autostrada. L’invito è a portare anche i bambini. Per loro penso sempre a qualcosa per rendere particolarmente stimolante la visita agli affreschi». (a.m)















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