Bolzano. Rivendevano escavatori rubati. Due imprenditori patteggiano
Sono padre e figlio di Egna. Hanno concordato una condanna a tre anni di reclusione a testa per associazione a delinquere. L'indagine è ancora aperta e ha coinvolto altre tre persone tra cui un bolzanino
BOLZANO. Due imprenditori di Egna hanno patteggiato tre anni di reclusione a testa con l'accusa di associazione a delinquere e riciclaggio di macchine industriali. I due, Stephan e Stefano Pasquin, sono rimasti coinvolti in un'inchiesta della Polstrada in relazione ad una serie di furti di escavatori e macchine movimento terra che sarebbero stati sottratti da alcuni cantieri nel centro e sud Italia. I due altoatesini (difesi dall'avvocato Fabrizio Fancia) hanno preferito definire e concordare la propria condanna direttamente in sede preliminare. L'inchiesta ha accertato che gli escavatori rubati sarebbero stati rivenduti in Romania. Nell'indagine, ancora aperta per quanto concerne altre posizioni, sono coinvolte altre tre persone, tra cui una di Bolzano.