BOLZANO

Bolzano, scoperta evasione sui carburanti da sei milioni di euro

Operazione dei carabinieri e dell'agenzia delle Dogane: l'associazione a delinquere operava su tutto il territorio nazionale


di Alan Conti


BOLZANO. Un'evasione da sei milioni di euro, studiata nei dettagli e ben congegnata a livello europeo. L'Arma dei carabinieri e l'Agenzia delle Dogane hanno stretto questa mattina (mercoledì 19 ottobre) la morsa attorno a un'organizzazione transnazionale capace di evadere le accise e l'Iva con uno stratagemma sottile. Alle prime luci dell'alba la procura della repubblica di Bolzano ha dato esecuzione a tre arresti disposti dal gip su richiesta del procuratore Markus Mayr. Sono state eseguite dai militi anche 24 perquisizioni domiciliari. L'accusa a danni dei tre fermati è articolata: associazione per delinquere transnazionale finalizzata alla sottrazione all'accertamento dei prodotti soggetti ad accisa. Qual era, però, il raggiro dell'associazione? Introducevano carburanti sul territorio nazionale camuffandoli da merce non sottoposta ad accisa. Liquidi che generalmente venivano classificati come additivi oppure anticorrosivi con trasporto su autocisterne dotate di semplice lettera di vettura. Una volta importato il carburante in Italia gli evasori si occupavano di raggiungere luoghi nascosti per trasbordarlo in autocisterne più grandi con poco carburante, ma pagato regolarmente. A quel punto circolavano con un carico maggiore e con documentazione falsa. In questo modo, però, gli additivi figuravano come “carburante con accisa pagata” e scaricati regolarmente presso i depositi commerciali o direttamente ai distributori di benzina. Un'operazione particolarmente complessa per le forze dell'ordine che hanno dovuto monitorare un vastissimo territorio.

Diversi gli obiettivi localizzati nelle province di Milano, Monza e Brianza, Verona, Napoli, Roma e Lecce. Gli agenti dell'agenzia delle dogane del nucleo di Bolzano impiegati sono stati 50, coordinati dall'antifrode centrale. Altrettanti i carabinieri del comando provinciale chiamati a contribuire. Quattro arresti, inoltre, sono stati eseguiti a Rostock in Germania da parte dell'agenzia delle dogane di Amburgo e perquisizioni sono state portate a termine in Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia ed Ungheria. Il carburante immesso regolarmente, infatti, arrivava regolarmente dal Nord Europa. Per coordinare le operazioni dei diversi Paesi europei è stato predisposto un Joint Investigation Team per operare in stretta sinergia senza rallentamenti. Iniziata nel 2015, comunque, l'indagine si è subito concentrata sui trasporti diretti alle città di Verona, Milano, Napoli, Lecce e Caserta. Intercettazioni telefoniche, analisi dei gps degli autoveicoli e lo studio comparato delle informazioni tra i diversi Stati hanno permesso di ricostruire i dettagli dell'evasione e del traffico illecito.

[[(Video) Bolzano, scoperta dai carabinieri una maxi evasione sui carburanti]]

Il danno erariale accertato è pari a tre milioni di euro, ma è stata stimata dagli inquirenti un'evasione complessiva superiore ai sei milioni di euro. Le indagini dell'operazione chiamata Pietro sono ancora in corso quindi l'importo potrebbe anche crescere. D'altronde la diffusione del traffico è capillare in tutta Europa. Non a caso questa mattina sono stati perquisiti anche depositi di carburanti, distributori, uffici ed abitazioni con il sequestro di serbatoi contenenti gasolio ritenuto di contrabbando. Tutta la documentazione rinvenuta è stata sequestrata e messa a disposizione dell'autorità giudiziaria di Bolzano.













Altre notizie

Elezioni

Comunali a Laives, 180 candidati in 12 liste

Sei in lizza per fare il sindaco: Claudia Furlani, Sara Endrizzi, Giovanni Seppi, Emilio Corea, Matteo Gazzini e Bruno Ceschini. Uniti per Laives (34) si conferma la lista più nutrita, M5s e Team K (8) le più scarne


Massimiliano Bona

Attualità