BOLZANO

Bolzano, sgomberata la casetta di Oltrisarco

Operazione della polizia nell’edificio abbandonato alla rotonda tra via Claudia Augusta e via Roma


di Alan Conti


BOLZANO. Erano anni che nessuno metteva piede nella casetta al civico 23 di via Claudia Augusta. Alcuni stranieri, però, l’hanno individuata come rifugio di fortuna e hanno deciso di forzare la porta per entrare. Spaccando i vetri delle vecchie finestre sono riusciti ad infilarsi nelle stanze abbandonate per dormire. Qualcuno, però, ha notato strani movimenti ed ha avvertito la polizia.

Ieri, alle prime luci del mattino, due pattuglie della squadra volante della questura di Bolzano sono intervenute alla rotonda tra via Claudia Augusta e via Roma per un controllo.

Gli agenti sono saliti lungo la piccola scala di ferro e hanno semplicemente bussato alla porta della casa. Gli occupanti abusivi sono stati identificati e allontanati dai poliziotti. Trattandosi di proprietà privata non è stato effettuato nessuno sgombero con la forza. Sarà il privato ad occuparsi di richiedere l’allontanamento coatto in caso di ritorno. Non ci sono stati, quindi, momenti di particolare tensione. L’edificio, in ogni caso, si trova in uno stato di totale abbandono da molti anni. La vegetazione del piccolo giardino ormai cresce in modo selvaggio.

Porte e finestre, inoltre, sono molto vecchie ed è facile forzarle per aprirle ed entrare. Spesso i residenti di Oltrisarco hanno chiesto all’amministrazione di intervenire per convincere i privati a riqualificare l’immobile. Vicino alla casetta, infatti, ci sono negozi e attività avviati da molti anni come il negozio di biciclette di Silvano Verza o il ristorante asiatico Hong Kong.

Oltrisarco ed Aslago rimangono due rioni particolarmente frequentati dai senzatetto. Qualche mese fa l’ex studentato Josefsheim era stato sgomberato in un’operazione congiunta da parte di polizia, vigili urbani e carabinieri. Dentro non erano state trovate persone ma alcuni materassi e dei buchi praticati su un muro per entrare nella struttura. L’Ipes ha messo in sicurezza lo stabile evitando nuove occupazioni.

Nella giornata di martedì, invece, la polizia municipale assieme agli operatori della Seab e agli agenti della questura di Bolzano hanno allontanato una decina di migranti dal greto dell’Isarco sotto ponte Loreto. I vigili hanno controllato tutta la zona fino all’innesto del Rio Rivellone con il fiume. In quell’angolo si crea una conca sotto la pista ciclabile per Cardano dove spesso alcuni senzatetto hanno trovato rifugio. Per diversi mesi è stato l’accampamento di fortuna di alcuni cittadini afgani fuori quota che, in un secondo momento, sono stati accolti all’ex Lemayr. La vicinanza con il fiume viene giudicata dalle forze dell’ordine come troppo pericolosa. Si temono, infatti, delle piene collegate alle precipitazioni temporalesche di questi giorni. Rifugi di fortuna sono stati notati anche lungo il Talvera da alcuni pescatori nella zona verso Sarentino, dopo Ponte Sant’Antonio. In questo caso, però, l’accampamento non è stato sgomberato e i clochard si sono allontanati autonomamente dall’area vicina alla pista ciclabile.













Altre notizie

Attualità