Bolzano Sud, parte la rivoluzione 

Pronto il bando. Il Comune impegna 1,6 milioni di euro per progettare il nuovo asse di penetrazione urbana: via Buozzi, via Grandi, ponte Roma La gara sarà destinata a gruppi di progettazione. Il municipio: «Privilegiamo gruppi di progettisti formati da ingegneri, architetti e paesaggisti»



Bolzano. La rivoluzione di Bolzano sud inizia tra pochi giorni. All'inizio della settimana prossima il Comune, infatti, darà il via alla gara aperta per la progettazione di tutto l'asse di penetrazione urbana che da via Buozzi, fino alla riqualificata via Grandi e il nuovo tunnel sotto ponte Roma, andrà a costituire una mini-tangenziale di aggiramento della Zona.

Ma non è la sola novità. C'è anche questa: la gara sarà destinata a "gruppi di progettazione". In termini tecnici questo elemento sta a significare che non saranno accettati singoli progettisti ma strutture in grado di assemblare ingegneri, architetti e paesaggisti. "Non si costruiranno solo nuove strade ma verrà ridisegnata l'intera estetica di quella parte di città" ne spiega la ragione Renzo Caramaschi.

E Ivan Moroder, il suo responsabile per le infrastrutture, commenta anche la presenza della figura del paesaggista: "C'è di mezzo la costruzione del tunnel, la connessione tra le varie direttrici interne a quel lotto ma anche la volontà di rifare il look a tutto quel quadrante".

Da quello che sta emergendo dai tavoli tecnici municipali uno degli elementi più vistosi di novità che andranno a caratterizzare il nuovo volto di Bolzano sud saranno gli alberi. Per dire: via Grandi diverrà una sorta di viale Stazione. Sarà la porta d'ingresso alla città, dopo la riqualificazione del primo tratto di asse già in corso nel tratto di via Siemens con anche la statua di Ötzi, e dunque verrà dotata di una serie di elementi paesaggistici capaci di valorizzare il suo aspetto di direttrice urbana molto frequentata. "Interverremo anche su una serie di immobili posti lungo il percorso" spiega ancora l'ingegnere comunale. Già dall’inizio, comunque, su via Grandi erano stati immaginati grandi lavori di riqualificazione complessiva. Oggi è una strada quasi dimenticata per la ragione semplice che non ha sbocchi. In un primo tempo, proprio questa sua caratteristica aveva fatto immaginare l'eventualità di abbattere quei due edifici che ne impediscono la fuoriuscita sulla rotonda di ponte Roma. Poi, era invece emersa con forza l'ipotesi di evitare le demolizioni attraverso la soluzione di un sottopasso in grado di aggirare quello snodo viabilistico e gettarsi direttamente sull'altra galleria, quella sotto il Virgolo.

Ora, anche per via dei finanziamenti all'opera sotto il suolo programmati dalla Provincia (pagherà i quattro quinti delle spese) il Comune si dedica alla ridefinizione dell'insieme anche in senso architettonico e urbanistico generale. Stessa sorte riqualificativa dovrà toccare, ma in un secondo momento, anche all'asse di completamento di questo, cioè viale Trento. Ma si dovrà attendere che Rfi costruisca il nuovo tunnel ferroviario a più binari con linea dedicata MeBo, per poter liberare il sedime di viale Trento e poter così allargare la via trasformandola in tangenziale a due corsie ma ad una sola direttrice, verso sud.

Il gruppo di progettazione che emergerà dal bando costruirà il progetto preliminare e anche esecutivo con indicazione di tutte le opere necessarie. Da quelle infrastrutturali a quelle di superficie, come marciapiedi, fondi, annessi paesaggistici quali alberature ed aiuole. "Il budget complessivo di questi lavori di progettazione è stato stabilito in 1,6 milioni di euro" rivela a sua vola Ivan Moroder. Molto impegnato in queste settimane, come gli altri uffici comunali, a non spezzare il filo della programmazione urbanistica in corso. Così che il capoluogo, una volta conclusa, come tutti sperano, l'emergenza coronavirus, possa riprendere il suo percorso di sviluppo riqualificativo partendo proprio dalle grandi opere a Bolzano sud. P.CA.













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