Bolzano, Udc da sola al primo turno: quorum più difficile per Spagnolli

Il partito di Casini (attualmente in giunta con l'assessore Repetto) non segue la Svp nella decisione di appoggiare fin da subito il candidato del centrosinistra


Maurizio Dallago


BOLZANO. La Svp appoggia Spagnolli al primo turno, ma l’Udc non la segue. «Restiamo ancorati al centro con il nostro candidato sindaco», così Repetto e Degasper. Questa scelta - unita alla presenza autonoma di spezzoni della sinistra e della destra tedesca - può mettere a repentaglio la vittoria al primo turno del primo cittadino in carica.
 Il raffronto con le elezioni comunali del novembre 2005 evidenzia - se i risultati rimanessero invariati - come la coppia formata dall’attuale centrosinistra di governo e dalla Stella alpina arriverebbe al 49,4 per cento. Certamente al di sopra di quanto otterrebbe il candidato del centrodestra (il 40,8%), ma non sufficiente a spingersi oltre la fatidica soglia della metà più uno dei voti validi per eleggere al primo turno il primo cittadino. La medesima coppia avrebbe la maggioranza, seppur risicata, dei seggi in consiglio comunale: 26 su 50. Da aggiungere che cinque anni fa la Svp raccolse una valanga di consensi, dopo l’elezione nel maggio precedente di Benussi a sindaco, portando a casa 11 consiglieri. Tra un mese il partito di raccolta avrà però anche la concorrenza dei partiti della destra tedesca (Freiheitlichen e Südtiroler Freiheit) che avranno liste distinte, ma un unico candidato a primo cittadino, ovvero Ulrike Mair. Sempre 5 anni fa l’Udc riuscì a fare eleggere un solo consigliere, ma i voti presi dal partito di Casini in tutte le tornate elettorali successive fanno ritenere che il partito di centro possa ottenere alle prossime comunali un risultato migliore, tale da togliere voti sia alla sua destra che alla sua sinistra. Ecco perché non è scontato che Luigi Spagnolli possa farcela al primo turno, senza considerare che una quota parte dei consensi dell’area di centro e di sinistra andranno a liste come Unione per Bolzano, Fionda di Davide, Comunisti italiani e Lista 5 stelle, tutti con propri candidati sindaci. La partita è aperta.
 All’indomani della decisione di appoggiare Spagnolli e di cercare, quindi, di evitare il ballottaggio, l’Udc conferma la decisione di correre da sola al primo turno. «Credo che la scelta della Stella alpina sia stata indotta da problemi interni, in questo modo si offre una freccia all’arco di Oberrauch che avrà gioco facile nel dire che il centrosinistra è succube del partito di raccolta», spiega Sandro Repetto. Quest’ultimo non teme neppure di perdere qualcosa nel meccanismo dei resti che premia le coalizioni: «Ci sono così tante liste in appoggio a Spagnolli che il mandato con i resti appare difficile». «Abbiamo optato per il posizionamento al centro, anche se debbo dire che la decisione Svp ci ha sorpreso un po’, per un partito che si considera equidistante dai poli», sottolinea il segretario politico Udc, Paolo Degasper.
 A rincuorare il centrosinistra e tornando ai raffronti con tornate elettorali precedenti, bisogna evidenziare che alle ultime provinciali (ottobre 2008) il centrosinistra unito alle Svp ha raccolto nel capoluogo il 53 per cento dei consensi, contro il 35,5% riconducibile al centrodestra. L’Udc arrivò al 4,5%, mentre i partiti di Leitner e Klotz, insieme, totalizzarono il 4,3 per cento













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