Il raid

Bolzano, vandali negli orti di via Bari: distrutti piante e raccolto 

Il danneggiamento durante la notte. L’amarezza degli assegnatari delle piccole aree gestite da “Donne Nissà”: «Hanno sradicato i pomodori, fatto a pezzi le piantine di basilico e buttato via i cespi di insalata pronti da mangiare»



BOLZANO. «Piante sradicate e pomodori ancora verdi sparsi per terra, piantine di basilico fatte a pezzi, cespi di insalata distrutti: è così che stamattina quando sono arrivato qui intorno alle 5,30 ho trovato i nostri orti». Igor Gariano è demoralizzato: i vandali l'altra notte hanno danneggiato gli orti di proprietà del Comune, gestiti dall’associazione Donne Nissà nel quartiere Don Bosco.

Una quarantina di “aiuole” in via Bari: una parte ricavata davanti alla casetta-museo delle Semirurali; un’altra vicino alle case delle cooperative. Ed è in quest’area che i vandali hanno scavalcato la recinzione e sono entrati con un unico scopo: distruggere settimane di lavoro. Così, tanto per il gusto di farlo. «È questo che fa male - commenta Hilary Solly, responsabile del progetto orti per conto dell’associazione Donne Nissà -. Se si fossero portati via qualche pianta di insalata, non avremmo detto niente. L’avremmo interpretato come il gesto di chi ha fame e non può permettersi di comprare un po’ di verdura. Questa invece è l’azione di vandali». Solly si fa interprete dell’amarezza di quanti - bolzanini, ma anche uomini e donne di 17 Paesi diversi - ogni giorno da primavera fino all’autunno, si ritrovano a zappare, piantare, innaffiare, togliere le erbacce e alla fine - vandali permettendo - avere la soddisfazione di raccogliere i frutti di tanta fatica.

Quelli di via Bari sono orti interetnici; caratteristica questa che si riflette anche sulle coltivazioni. Mosiur Rahman, originario del Bangladesh, le sementi le fa arrivare direttamente da “casa”. Anche ieri mattina era lì ad innaffiare le sue piante che crescono vicino ai girasoli dell’orto di una famiglia marocchina.

Dragan Alavanja di origine serba, ha trasmesso la passione per l’orto a sua moglie Eszter e a suo figlio Luka. I vandali hanno danneggiato anche il loro quadrato di terra all’ingresso dell’area di via Bari: hanno buttato giù la piccola recinzione e sradicato le piantine che stavano crescendo.

A Igor Gariano, bolzanino, l’orto è stato assegnato un anno fa: adesso che fa caldo è il primo ad arrivare la mattina presto, per innaffiare. «È una passione - dice - che dà grandi soddisfazioni: stai fuori all’aria aperta; lavori, ti rilassi, qui poi hai la possibilità di scambiare anche due chiacchiere con persone che vengono da altri mondi».

Hilary Solly dell’associazione Nissà ha una lista d’attesa con una cinquantina di richieste. «Peccato che prossimamente - dice - dovremo rinunciare a quest’area, perché qui sorgerà la nuova scuola di via Bari. Speriamo che il Comune trovi qualche altro terreno da assegnarci ». A.M.













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