Boschi benedice l’Svp e il nuovo Techpark

Nell’incontro riservato con Kompatscher nuovo impegno sull’A22 Alleanza per le elezioni. Bressa: «La conferma mi sembra scontata»


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Autobrennero e ancora Autobrennero. Il rinnovo della concessione autostradale è in cima alla lista delle priorità di Palazzo Widmann e degli altri soci pubblici. «Il governo è d’accordo», lo ha ribadito ieri Maria Elena Boschi. La sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio ha tenuto a battesimo ieri sera l’inaugurazione del Noi Techpark. Una occasione in più per ribadire l’alleanza tra governo ed Svp. A Roma è iniziato il conto alla rovescia della legislatura. E la Svp ha preparato l’elenco dei provvedimenti strategici su cui insistere fino alle elezioni politiche, previste intorno a marzo. «Pochi punti e importanti, saremmo incoscienti a concentrarci su liste lunghe», spiega il presidente provinciale Arno Kompatscher. E dunque il rinnovo trentennale della concessione A22 alla futura società in house solo dei soci pubblici è stata al centro dell’incontro riservato, non ufficiale, che ieri pomeriggio Maria Elena Boschi e il sottosegretario Gianclaudio Bressa hanno avuto all’hotel Laurin con Kompatscher e i capigruppo della Svp Karl Zeller e Daniel Alfreider.

Arrivata al Laurin intorno alle 17, blindata per la stampa, Maria Elena Boschi (ripartirà oggi da Bolzano) ha salutato una delegazione del Pd e poi ha iniziato l’incontro sull’agenda Svp-governo. Un paio di settimane fa Kompatscher aveva incontrato a Roma il premier Gentiloni. «Maria Elena Boschi, con cui abbiamo sempre lavorato bene, è di fatto il braccio operativo del presidente del Consiglio», spiega Zeller. Ecco perché Kompatscher ha presentato a Maria Elena Boschi un promemoria dedicato in particolare all’Autobrennero. Il nodo non è ancora sciolto. La richiesta al governo è che all’interno della legge di bilancio venga inserita la norma che dovrebbe sbloccare la concessione autostradale. Da settimane è in corso un braccio di ferro con le strutture tecniche del ministero della Infrastrutture sui poteri all’interno della società, con il tema del comitato di sorveglianza deputato ad esercitare il «controllo analogo» (a livello romano si punta a una presenza forte dello Stato, che i soci locali vorrebbero evitare). Come Gentiloni, ieri Maria Elena Boschi ha rassicurato Kompatscher. «L’impegno del governo c’è», riferisce Kompatscher, «La sottosegretaria Boschi è consapevole che la concessione alla società in house è vantaggiosa anche per lo Stato, per i fondi accantonati per il Bbt (600 milioni di euro, ndr) e per le opere sul territorio che verrebbero realizzate. Non c’è nemmeno da spiegare perché una società pubblica locale sia più interessata a investire qui». Nella prima bozza della legge finanziaria la norma sull’A22 non è presente. Proseguono dunque le trattative. «Sono questioni tecniche. A livello politico non ci sono problemi», dice Bressa. Non solo autostrada. La Svp punta a chiudere la legislatura nazionale con l’approvazione delle ultime norma di attuazione. I riflettori sono puntati sulla norma per dare alla Provincia maggiori poteri su lupi e orsi. Anche in questo caso, sono emersi problemi all’interno del ministero dell’Ambiente (si tratta di specie con il livello massimo di protezione). Altro tema caldo nei rapporti tra Svp e governo è la legge elettorale per le elezioni politiche. L’impostazione del Rosatellum bis piace molto alla Svp, che punta sul voto di fiducia al Senato, come è accaduto alla Camera. La decisione verrà presa la settimana prossima. «Noi puntiamo sul voto di fiducia», riferisce Alfreider. E infine, il tema alleanze. «Abbiamo parlato solo velocemente della situazione politica», sottolinea Kompatscher. La Svp deve decidere se confermare l’alleanza con il Pd prima del voto. «Lo vedo come un fatto naturale», spiega Bressa, che la Svp vorrebbe candidato in comune con il Pd al Senato nel collegio di Bolzano-Bassa Atesina. Nella Svp resiste un’ala che chiede di tornare «blockfrei». «Ma la legge con i collegi sia alla Camera che al Senato ci spingerà a siglare alleanze», dice Zeller, «Certo, c’è sempre l’opzione di scommettere tutto sul dopo-voto e vedere quanto contiamo. Per chi ama il rischio...». E Alfreider: «Gli scettici dovrebbero concentrarsi su quanto abbiamo ottenuto in questi anni». Terminato l’incontro, tutti insieme al Noi.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità