Brancaglion non si presenta: «Sto male»
L’esponente di CasaPound ha dato forfait in consiglio a Don Bosco . L’inchiesta al Pm Igor Secco
BOLZANO. Davide Brancaglion ieri sera non si è presentato alla riunione del consiglio circoscrizionale di Don Bosco che era stato convocato proprio per discutere della sua posizione, posto che per la seconda volta in pochi mesi si trova coinvolto in un pestaggio ai danni di giovani di area politica avversa. Brancaglion non ha voluto affrontare i colleghi del consiglio preferendo inviare un sms annunciando di non sentirsi bene fisicamente. Come noto sono in molti (sindaco in testa) a ritenere necessario che il rappresentante di CasaPound rassegni le dimissioni. In realtà è molto probabile che Brancaglion non intenda farlo, forte anche del fatto che CasaPound non ha sottoscritto il codice etico proposto dal sindaco al momento del suo insediamento. Davide Brancaglion, dunque, per il momento resta al suo posto ma è atteso da una serie di guai giudiziari. Ieri mattina gli atti relativi alla querela depositata dai giovani malmenati in via Mendola sono arrivati sulla scrivania del sostituto procuratore Igor Secco. L’inchiesta si annuncia molto veloce anche perchè, a differenza del precedente episodio di qualche mese fa (avvenuto nei pressi della sede del movimento), questa volta pare che la ricostruzione dei fatti risulti molto più agevole grazie alle immagini girate da una delle vittime del pestaggio con un telefonino. Si tratta di immagini che il magistrato ritiene piuttosto eloquenti. Nel frattempo ieri un amico di Davide Gallo (il 19enne che ha denunciato per primo di essere stato picchiato per aver cantato «Bella Ciao»), ha dato mandato all’avvocato Marco Mayr di essere rappresentato nel procedimento come parte lesa. Dunque nel probabile processo è già annunciata una prima costituzione di parte civile. Il procedimento avviato è per lesioni personali . (ma.be.)
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