Brennero, i ferrovieri: «Caos con i respingimenti»
Tschigg (Cisl): su ogni treno fino a 10 profughi spediti verso sud dall’Austria senza biglietto. Oggi Pax Christi al confine nel ricordo di Langer: ponti, non muri
BOLZANO. Brennero ancora protagonista. «Ponti, non muri. Anche in Europa». Nel ricordo di Alex Langer. È questo il titolo della giornata, con preghiera ecumenica insieme alle Chiese evangeliche, organizzata a partire dalle ore 11 di oggi al Brennero da Pax Christi di Italia e Austria.
E si fanno sentire anche i ferrovieri, alle prese con procedure che passano sopra le loro teste e li mette in difficoltà. Accade ogni giorno al Brennero. «Alla stazione confluiscono le persone intercettate dalla polizia austriaca all’interno del loro territorio e portate al Brennero per il respingimento verso l’Italia e le persone in arrivo da sud, bloccate e pure invitate a non proseguire il viaggio verso l’Austria», sottolinea Christian Tschigg, del sindacato trasporti Fit-Cisl. Così viene descritto il lavoro sulla linea ferroviaria del Brennero: «Ormai su ogni treno salgono tra i 5 e i 10 profughi invitati dalle forze dell’ordine a muoversi verso sud. Non vengono accompagnati e molti di loro salgono sul treno senza il biglietto», riferisce Tschigg, «I capitreno a norma di regolamento dovrebbero chiedere loro le generalità, segnalare il problema alla Polfer e invitarli a scendere alla prima stazione. Ma così si sposta solo il problema sul treno successivo. I ferrovieri sono una pedina di un problema molto più grande. I colleghi chiedono solo una linea di comportamento concordata con l’azienda e con il ministero dell’Interno. Come si deve fare con questi passeggeri?».
Questo il programma dell’evento di oggi di Pax Christi. Appuntamento alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Strada (via San Valentino 1, Brennero). Si inizierà con la tavola rotonda «Europa sterile o feconda di nuovo umanesimo?» con don Michele Tomasi, Paolo Valente, Vincenzo Passerini, Jussuf Windischer, Leopold Steurer, Ilaria Valenzi e don Renato Sacco. Alle 12.30 preghiera ecumenica «Sognando di essere famiglia di popoli», con don Sacco, Ilaria Valenzi e l’ex parroco del Brennero Hugo Senoner. Alle ore 13 un gesto simbolico davanti alla chiesa: consegna delle colombe della pace e del passaporto dell’Unione europea con la preghiera di Papa Francesco «Sogno l’europa». Dopo il pranzo al sacco, Pax Christi si recherà a Vipiteno sulla tomba di Alex Langer per un ricordo dell’uomo-ponte «cui affideremo il sogno di Francesco, per un’Europa accogliente». Giovedì invece un gruppo di militanti di Generazione Identitaria e Identitäre Bewegung Österreich hanno condotto un blitz al passo del Brennero per rimarcare la volontà di chiudere le frontiere.