BRESSANONE. La festa del 2 giugno? Secondo i responsabili delle quattro associazioni di lingua tedesca che hanno aderito alla manifestazione in piazza Duomo non deve essere motivo di polemica etnica, ma anzi, va vissuta come momento di aggregazione tra la gente, senza divisioni di tipo linguistico.
Sono quattro, infatti, i sodalizi di lingua tedesca che hanno accolto l'invito del comitato organizzatore della Festa del 2 giugno a partecipare agli appuntamenti per celebrare la Repubblica ma anche i 150 anni dell'Unità di Italia. Karl Kerschbaumer di Heimat, Karin Thaler dell'associazione Kindefreunde, Helmuth Sigmund della sezione Badminton della Ssv Brixen e Luana Poliziani del gruppo italiano-tedesco di ballo Dynamic Dance, sono tutti d'accordo nell'affermare che il 2 giugno e l'Unità di Italia vanno festeggiati senza polemiche di tipo etnico e sono certi che quelle due giornate, la sera del 1º al Pluri e il 2 giugno in piazza Duomo, saranno un bellissimo momento per stare insieme oltre le differenze linguistiche.
«Abbiamo aderito senza esitazioni ad una manifestazione che viene vista con problemi solo da una parte della politica, non certo dalla gente - spiega Karl Kerschbaumer di Heimat, associazione culturale che conta 200 iscritti di cui un 30% di lingua italiana - Noi siamo un'associazione che unisce persone di lingua tedesca ed italiana, che pensa alla salvaguardia della nostra cultura, della nostra terra e quindi partecipiamo ad una festa che riguarda tutti». Heimat partecipa in particolar modo alla serata culturale in programma mercoledì 1º giugno al Pluri.
«Parteciperemo alla conferenza sulla storia di Italia, dal Risorgimento ad oggi, con un occhio particolare all'Heimat, alla nostra madre patria - continua Kerschbaumer - è la storia, e l'Alto Adige fa parte della storia d'Italia. I problemi di natura etnica se li pongono i politici. Quando parli con la gente il problema non esiste e la storia di Italia va raccontata nel rispetto dei cittadini di lingua italiana».
Dello stesso avviso Karin Thaler di Kinderfreunde, l'associazione che organizza doposcuola e in estate un campo estivo per bambini dai 3 ai 12 anni: «Le passate polemiche mi hanno fatto provare dispiacere - spiega la Thaler - Polemizzare sui 150 anni d'Italia, Stato di cui fa parte anche l'Alto Adige, è assurdo. Noi abbiamo aderito con gioia alla manifestazione per dimostrare che bisogna andare oltre le divisioni etniche. I bambini che vengono ai nostri corsi sono tedeschi ed italiani, come anche il personale dell'associazione, quindi si festeggi insieme senza polemizzare».
Secondo Luana Poliziani, del gruppo Dynamic Dance, il problema della lingua non dovrebbe neanche esistere e una festa dell'Italia va considerata una festa di tutti: «Fin da piccola sono stata abituata a parlare in italiano e tedesco senza problemi - spiega la Poliziani - abbiamo quindi accolto con piacere l'invito a partecipare alla festa del 2 giugno e dell'Unità d'Italia, con l'obiettivo di unire tutti i cittadini. La nostra associazione è nata con il preciso intento di unire tutti, italiani e tedeschi, e il numero degli iscritti, 200, ne è una prova. Ci esibiremo in piazza Duomo e speriamo in una folta partecipazione».
Ci saranno anche gli atleti dell'Ssv Brixen Badminton, 80 iscritti di cui una trentina italiani: «Faremo dei giochi in piazza e siamo felici di partecipare alla festa - spiega uno dei dirigenti, Helmuth Sigmund - si vada oltre le divisioni etniche, senza inutili polemiche».

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