Bressanone: all'Hotel Jarolim 20 stanze «consegnate» agli artisti locali
Promosse dal Künstlerbund installazioni e performance realizzate in otto ore, poi la mostra temporanea
BRESSANONE. Un albergo trasformato in atelier, almeno per un giorno. E' la sorte toccata all'Hotel Jarolim di Bressanone, i cui proprietari hanno messo a disposizione di una serie di artisti locali le stanze, chiedendo loro di esprimere la propria creatività in quello specifico contesto. L'iniziativa, ribattezzata «One Night Hotel Session», è alla susa seconda edizione dopo la prima, tenutasi a Spondigna, all'hotel Cervo. L'altro giorno è toccata all'albergo vicino alla stazione ferroviaria di Bressanone. Su invito del Südtiroler Künstlerbund gli artisti hanno avuto a disposizione un certo numero di camere dalle 12 alle 20, dopo di che si è aperta una mostra per consentire a tutti di visionare il risultato finale. Installazioni, ma anche performance. Il tutto, per coniugare lo spazio privato della singola stanza in un contesto pubblico, quello degli spazi comuni di un qualunque albergo. Obiettivo, fare uscire dall'anonimato camere normalmente tutte uguali, in fatti di arredamento se non di metrature. Venti, le stanze assegnate agli artisti: Thea Blaas, Hannes Egger, Paul Feichter, Thomas Grandi, Ursula Huber, Erika Inger & Wolfgang Wohlfahrt, Christian Kaufmann, Hannes Kerschbaumer, Maximilian Knoll, Hubert Kostner, die Kraxentrouga, Albert Mayr, Josef Rainer, Roland Senoner, Benno Simma, Carlo Speranza, Thomas Sterna und Andreas Zingerle. Quadri, oggetti, disegni, dipinti, ma anche oggetti di design o d'architettura hanno composto un variopinto puzzle. Dopo l'apertura delle stanze al pubblico, il giorno successivo ai 22 artisti è stato chiesto di «smantellare» le proprie creazioni, lasciando le stanze così come le avevano trovate.
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