Bressanone, Pedron: «2 giugno, festa di tutti»

Il vicesindaco: pieno sostegno alle associazioni, con l'Ana pace vicina


Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Pieno sostegno alla manifestazione del 2 giugno da parte del vicesindaco Gianlorenzo Pedron. Dopo le polemiche innescate da una frase contenuta in una lettera inviata dall'Ana al sindaco Pürgstaller, Pedron annuncia che presto la situazione con l'Ana dovrebbe chiarirsi, con il preciso intento di organizzare una festa popolare organizzata dalle associazioni, comprese alcune di lingua tedesca.  Pedron, la festa si farà? «Ritengo proprio di sì. Ho sempre visto in chiave positiva una manifestazione che partisse dalla base, dalle associazioni. Apprezzo lo sforzo dei volontari delle associazioni impegnate nell'organizzazione di una festa chiesta a gran voce dalla comunità, e quindi ritengo che insieme si possa superare il piccolo incidente di percorso che ci ha fatto perdere del tempo».  Si riferisce alla polemica con l'Ana? «Sì. Quella frase tagliente riguardo all'operato della giunta per la festa dell'Unità d'Italia, definito grossolano ed inescusabile, ha dato amarezza a me, ma anche ai miei colleghi di giunta, poiché non corrisponde ai nostri reali intenti. Se l'Ana pensasse realmente che la nostra giunta si è comportata in modo grossolano, è ovvio che sarebbe impossibile per poi una collaborazione per festeggiare il 2 giugno».  Ma ora pensa che la cosa possa risolversi in modo positivo? «Sono ottimista. Dopo aver avuto alcuni colloqui con i vertici dell'Ana ho capito che esiste la volontà di chiarire quella frase. Dunque, la volontà di farci capire che il pensiero dell'associazione in merito al nostro operato non è quello contenuto nella frase».  Dunque, la giunta accetterà di incontrare i vertici dell'Ana? «Sì. Oggi (ieri ndr) mi è arrivata una richiesta di incontro, ne parlerò con il sindaco e quindi presto avremo un chiarimento. Il nostro obiettivo, infatti, è uno: fare in modo che la festa del 2 giugno si faccia, soprattutto per tutte le associazioni coinvolte, per tutti i volontari che da settimane ci stanno lavorando».  Quindi, la giunta è pienamente disponibile a sostenere la festa? «Certo che sì. Dimostreremo in modo chiaro la nostra piena disponibilità a sostenere questo evento. Ripeto, quella frase ci ha feriti, ma una volta chiarita non ci saranno più problemi».  Sono oltre 25 le associazioni già al lavoro per organizzare la festa. Se l'aspettava? «Devo dire di sì, ma la cosa che apprezzo è che tra le circa 25 associazioni che hanno aderito ce ne sono anche tre di lingua tedesca. Ecco, questa cosa mi ha molto colpito perchè è un chiaro segno che quando si lavora insieme, per una festa condivisa, si superano tutte le barriere. Insomma, associazioni italiane e tedesche unite per una festa popolare».  Durante le polemiche per il 17 marzo alcune associazioni tedesche si erano dette pronte a festeggiare, sottolineando di non essere state interpellate. Che ne pensa? «Penso che la signora Christine Mader Magagna, presidente del Kulturverein, che in quell'occasione aveva manifestato la voglia di festeggiare se solo qualcuno l'avesse interpellata, avrebbe potuto confermare oggi questa volontà. Invece, interpellata per lettera dal comitato organizzatore della festa del 2 giugno, non ha neanche risposto. Quindi...».  Ma ce ne saranno altre. «Sì, e ripeto, è veramente una bella cosa. Non resta, dunque, che chiarire con l'Ana e poi procedere spediti nell'organizzazione».

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