BRONZOLO

Bronzolo, incidente mortale causato da un ubriaco

Il guidatore della Toyota Auris, 27 anni, avrebbe tentato un sorpasso azzardato provocando la morte di un 45enne e il ferimento di due bambine, una delle quali è ancora ricoverata ad Innsbruck



BOLZANO. Il giovane di 27 anni che sabato 11 febbraio ha investito con la sua Toyota Auris il 45enne colombiano Hugo Alonso Lotero – morto a bordo della sua Punto, sulla quale stava trasportando la figlia e un’amica 13 anni, tuttora ricoverata alla clinica universitaria di Innsbruck per le gravi ustioni riportate – stava guidando in stato di ebbrezza. Questo è uno degli elementi nuovi raccolti nel corso delle indagini, che la Procura di Bolzano ha affidato ai carabinieri. I militari dell’Arma avrebbero anche completato la ricostruzione sulla dinamica dell’incidente avvenuto su un lungo rettilineo nel Comune di Bronzolo. In base alle informazioni raccolte Lotero stava viaggiando da Laives in direzione Bronzolo, perchè doveva accompagnare a casa l’amica della figlia. Sul rettilineo sarebbe stato, poi, centrato sulla sua corsia di marcia dalla Toyota Auris guidata dal giovane straniero residente in Bassa Atesina. Un impatto violentissimo, prova ne sia che le auto sono state trovate ad una decina di metri di distanza una dall’altra. Secondo questa prima ricostruzione il 27enne avrebbe tentato un sorpasso quantomeno azzardato, ma non sarebbe riuscito a completare la manovra in tempo utile.
A terra i carabinieri del radiomobile di Egna non hanno trovato alcun segno di frenata. Alcuni residenti hanno parlato «di un suono simile ad un’esplosione». C'è persino chi ha pensato inizialmente che si potesse trattare di alcuni colpi di fucile sparati da un bracconiere.
L'inchiesta è stata affidata alla pm Luisa Mosna, ma a parlare brevemente il giorno dopo la tragedia era stato il Procuratore Capo Giancarlo Bramante. A.P. (nata nel 2003) era stata intubata sul posto dal medico d'urgenza e trasportata al San Maurizio. Vista la gravità delle ustioni era stato deciso l'immediato trasferimento alla clinica universitaria di Innsbruck, dove la ragazzina si trova tuttora. Il guidatore della Toyota rischia ora di dover rispondere di omicidio stradale.
 













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