Bronzolo “vede” il polo sociale

Si punta sull’appalto integrato e 500 mila euro arrivano dal fondo della Provincia. Il via in autunno


di Bruno Canali


BRONZOLO. Per la realizzazione del nuovo polo sociale, l'amministrazione comunale di Bronzolo punta sull'appalto integrato.

«In pratica - spiega il sindaco Benedetto Zito - sulla base del progetto realizzato dall'architetto Zeno Bampi, inviteremo le ditte interessate affinchè predispongano un progetto esecutivo. Sulla scorta di ciò che vogliamo ottenere con questo progetto, daremo indicazioni precise e dettagliate. Quindi ci sarà la gara di appalto dei lavori, gara che contiamo di allestire appoggiandoci alla nuova agenzia appalti della Provincia».

Sul fronte dei finanziamenti arrivano buone notizie: «Effettivamente - continua il sindaco Zito - il Comune di Bronzolo sarebbe stato ammesso al fondo di rotazione della Provincia, dal quale dovranno arrivare altri 500mila euro, che si aggiungeranno al milione già disponibile. Inoltre abbiamo sempre intenzione di vendere la campagna comunale (5.500 metri quadrati circa) e tre mini appartamenti all'Ipes, dai quali dovremmo ricavare ulteriori 280mila euro. Il primo lotto del polo sociale costerà attorno ai due milioni e mezzo e potremo incominciare».

Il nuovo polo sociale di Bronzolo sorgerà al posto delle ex scuole elementari, italiana e tedesca, in piazza von Ferrari; lì verranno concentrati tuvari servizi per la comunità, in particolare per gli anziani.

Arrivare all'avvio dell'iter non è stato semplice perchè strada facendo ci sono stati eventi che ne hanno frenato la corsa. A livello politico si ricorderà la polemica tra maggioranza e opposizione sulla migliore collocazione di questo polo sociale: la giunta aveva deciso per le ex elementari, l'opposizione lo avrebbe visto meglio al posto della scuola materna italiana in via Nazionale. La scelta venne affidata alla popolazione, chiamata a esprimersi attraverso un referendum: dalle urne uscì il verdetto favorevole alla giunta, ma se n’era andato qualche mese. Quindi (aprile 2012) la comunicazione del Consorzio dei comuni, che sui capitoli del fondo di rotazione provinciale non c'erano più soldi per il polo sociale. Infine anche la spending review statale, che ha costretto a rivedere i conti.

«Adesso però possiamo andare avanti - afferma il primo cittadino - e provvederemo prima di tutto a nominare un responsabile unico di progetto per poi iniziare, con ogni probabilità in autunno. Come detto con l'appalto integrato che intendiamo predisporre, non saremo noi a realizzare il progetto esecutivo del polo sociale ma l'impresa che avrà l'incarico di costruirlo. Noi però, sulla base di quanto prevede il progetto dell'architetto Bampi, indicheremo fin nei dettagli ciò che ci aspettiamo da questo progetto esecutivo».

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