Brunico, il Comune esulta: debito dimezzato in 8 anni

Il sindaco Roland Griessmair: «La strada giusta per non gravare sui cittadini Siamo gli unici a non avere l’addizionale Irpef e la detrazione Imi è tra le più alte»


di Aldo De Pellegrin


BRUNICO. Uno dei punti programmatici "forti" della nuova legislatura, che per il Comune di Brunico è iniziata circa un anno fa in seguito alle dimissioni del sindaco Tschurtschenthaler eletto in consiglio provinciale, è rappresentato dalla prosecuzione nell'impegno a ridurre il debito come iniziato nel 2010 al fine di non gravare sulle generazioni future. L'altro grande impegno è evitare l'inasprimento di tariffe e imposte comunali richieste per la gestione dei servizi che spettano all'amministrazione cittadina.

Impegni che il sindaco Roland Griessmair ha ribadito nella recente assemblea civica convocata per la popolazione di lingua italiana e che trovano un riscontro, come ha affermato Griessmair, “nella constatazione che Brunico è rimasta di fatto l'unica città della Provincia di Bolzano a non applicare l'addizionale Irpef ai propri cittadini e nella circostanza, anch'essa sotto gli occhi di tutti, che la detrazione d'imposta Imi di ben 700 euro per la prima casa, che non ha o ha pochi eguali in Provincia, fa sì che solo il 15% dei cittadini possessori di prima casa sia chiamato ad esborsi in denaro, peraltro minimi e dovuti spesso alla categorizzazione superiore della propria abitazione".

In tale contesto il sindaco ha anche promesso che nessun taglio verrà operato sui contributi alle associazioni di volontariato, mentre un discorso a parte merita il debito pubblico, che sia la precedente amministrazione come anche quelle in carica sono riuscite a dimezzare nel volgere di otto anni.

Parlando di debito pubblico comunale, e delle cifre che lo rappresentano, è opportuno distinguere il debito complessivo, chiamato debito residuo, che pesa sull'amministrazione ma che comprende la cifra per la quale il Comune è indebitato contando però anche sulla contribuzione e sui ratei annuali garantiti dalla Provincia, e il debito proprio, cioè quello per il quale il Comune è responsabile contando esclusivamente sulle sue capacità di rimborso.

Quest'ultimo debito, che nel 2005 ammontava a oltre 23 milioni di euro, calati a circa 21 milioni nel 2008, alla fine del 2014 era stato ridotto a 12 milioni e 132 mila euro, si conta di ridurlo a 10 milioni di euro entro la meta del 2015, mentre risultati percentualmente ancora migliori nell'entità delle cifre sono stati raggiunti nella riduzione del debito residuo, passato dai quasi 80 milioni di euro del 2006 ai quasi 70 del 2008, ai 46 milioni e 600 mila euro di fine 2014 con la previsione di raggiungere i 40 milioni ancora entro l'annata in corso.

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