Brunico, le Orsoline aprono al pubblico il giardino interno

Intesa col Comune per rendere visitabile lo spazio in estate Era la piazza della Dogana, ora è un’area per relax e letture



BRUNICO. Per i mesi di luglio e agosto apre al pubblico il Giardino delle Orsoline. Era già accaduto in occasione di concerti e altri eventi, ma è la prima volta che l'apertura è programmata tutti i giorni (da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 16) e la frequentazione dello spazio è libera. E questa prima volta nella centenaria storia della struttura religiosa rimanda a un passato in cui aiuole e piante non c'erano ancora e quell'area era l'antica piazza della dogana di Brunico.

Ora, l'apertura del cortile interno al convento nella bassa Via Centrale è una nuova occasione di relax e passeggiate nel verde che si spalanca grazie all’intesa tra Comune e convento. “Questo gioiello verde nel centro storico di Brunico è un vero e proprio arricchimento per i cittadini brunicensi e per gli ospiti”, spiega il sindaco Roland Griessmair, che ringrazia “le responsabili del Convento delle Orsoline per la disponibilità nell'aprire al pubblico il loro tesoro fiorito”.

“L'apertura è una novità graditissima – riprende Griessmair – Credo che addirittura molti brunicensi non sappiano nemmeno che esiste questo giardino. Ora hanno l'occasione di scoprirlo. È un'oasi verde in cui ci si può rilassare, leggere un libro, fare due chiacchiere o godersi la tranquillità, in cui si può semplicemente passeggiare fra piante e fiori durante un'uscita in città o nel corso di un pomeriggio di shopping in centro”.

Il giardino sarà delimitato per chiudere gli accessi a convento, convitto e scuola che fanno parte del complesso religioso. Un complesso che è stato ristrutturato di recente con la supervisione delle Belle arti e che vanta quest'area verde disegnata con gusto artistico e rigore professionale.

L’ampio spazio circondato dal chiostro era un tempo l’unica piazza all’interno della cinta muraria brunicense e fu donata nel 1743 dal principe vescovo Kaspar Ignaz von Künigl – nonostante l’opposizione del comune - alle Orsoline, giunte in città da Innsbruck. Con la piazza, poi chiusa per realizzare il chiostro, le suore ottennero la Neukirche (chiesa nuova) che oggi porta il loro nome e vari edifici che costituiscono tuttora il convento. (m.p.)













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