Brunico, via il parcheggio e scoppia la polemica

La Frazione ha annunciato la chiusura da domani dell’area di sosta della Rienza L’Unione non ci sta: «Un danno per il commercio e per la popolazione»


di Fausto Da Deppo


BRUNICO. Da domani la Frazione di Brunico chiuderà l’area del vecchio campo da calcio della Rienza utilizzata come parcheggio e il Direttivo comunale di Brunico dell’Unione commercio turismo servizi Alto Adige, con il fiduciario comunale Daniel Schönhuber, non l’ha presa bene. Una decisione “poco lungimirante”, la giudica Schönhuber in un comunicato diffuso ieri, ma anche “improvvisa”, “per noi del tutto sorprendente e, soprattutto, assolutamente incomprensibile”. Il fiduciario critica in particolare il fatto che l’amministrazione della frazione abbia preso questa decisione “in totale autonomia, senza prima confrontarsi con tutte le altre componenti della popolazione. Prima di intraprendere un simile passo l’amministrazione della frazione avrebbe dovuto cercare il confronto con tutti i soggetti coinvolti. Tale decisione, infatti, colpisce duramente non solo il commercio, ma anche i molti collaboratori e la popolazione, che finora hanno usufruito del parcheggio”, sottolinea Schönhuber.

La Frazione non è d’accordo e lo sottolinea con il presidente Karl Erlacher: “Associazioni e Comune erano informati che dal 1° ottobre l’area sarebbe stata chiusa. A inizio settembre, avevamo inviato a tutti una lettera e peraltro della cosa si discuteva da mesi”.

Il punto è che il parcheggio all’ex campo di calcio è l’unica grande area di sosta libera a Brunico. Ogni giorno ospita dai 50 ai 200 veicoli e, se l’Unione rimarca l’uso che ne fanno pendolari, utenti di servizi e clienti di negozi, la Frazione evidenzia “l’abuso degli spazi da parte di turisti, camperisti, gente che lascia auto o altri mezzi lì per lunghi periodi”. “Insomma - precisa Erlacher - è anche vero che in città i parcheggi liberi sono pochi, ma questo è un tema di competenza del Comune, non della Frazione”. Frazione, prosegue il presidente, “che è chiamata ad amministrare i propri beni: questo comporta impegno e spese. E come potremmo affrontare queste spese, se dovessimo mettere a disposizione gratuitamente di tutti i nostri immobili?”

Schönhuber osserva che “la raggiungibilità e le relativa possibilità di parcheggio sono decisive per l’attrattività e la vitalità di una città come Brunico, che già oggi soffre di una cronica mancanza di parcheggi” e auspica “un ripensamento o, almeno, delle soluzioni alternative” rispetto alla chiusura dell’ex campo di calcio. “Almeno - sollecita - si lasci aperto il parcheggio finché non c’è un progetto che indichi cosa fare su quel terreno, come riutilizzare quello spazio”.

Se è per questo, Erlacher ricorda che “si parlava di creare lì una zona verde e di installare attrezzature o impianti sportivi”. La Frazione è in ogni caso “aperta al confronto e al dialogo - ripete il presidente - con l’amministrazione comunale e con le associazioni. Anche proposte diverse da quelle formulate in passato possono essere considerate”. Per questo, la prospettiva di un incontro fra tutte le parti piace, mette d’accordo tutti: “Non vogliamo litigare - precisa ancora Erlacher - Sarebbe un autogol per tutti, per la città. Certo che non si può scaricare il problema solo sulla Frazione o chiedere la disponibilità della sola Frazione a fare un sacrificio”.

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