BOLZANO. Ventitré milioni per un "buco". Di cui l'ultima tranche proprio ieri. "Abbiamo messo la parola fine a una vicenda che sembrava non potesse mai più finire" ha detto un Renzo Caramaschi raggiante. La vicenda è quella del "lotto D", una ferita aperta per il Comune, uno squarcio mai richiuso per il centro storico posto com'è in via Alto Adige, sulle direttrici d'ingresso della città, tra i vetri lucidi della Camera di Commercio e quelli altrettanto brillanti della City Tower. I titoli di coda sono stati proiettati ieri, nell'istante in cui il sindaco e Heinz Hager, in rappresentanza della "Bz Immo srl", consociata del gruppo Signa di René Benko, hanno firmato il contratto che trasferisce al privato il lotto edificabile e al Comune la cifra di 23 milioni. "Era una conclusione attesa da anni - ha ricordato Caramaschi - e nonostante la stima di base elevata siamo riusciti a chiudere". La stima era stata di 19.845.461 euro, base per il pubblico incanto da cui era emerso come unico concorrente proprio la Immo. La quale, con grande sorpresa, si è aggiudicata l'area il 10 aprile scorso, con una offerta ben superiore. "Quando si fanno le stime - ha ricordato il sindaco non senza una palese soddisfazione personale - bisogna essere decisi sulla cifra e sulla struttura del bando. E andare avanti senza tentennamenti, senza condire la procedura di troppi ma, forse o magari... Se non si fa così non si va da nessuna parte".

Ora invece sono nella piena disponibilità del municipio altri 23 milioni che, secondo quando già disposto dalla giunta comunale, saranno destinate a opere pubbliche, interventi stradali e iniziative di rivitalizzazione e rilancio dei quartieri. E che si vanno ad aggiungere ai 18 stanziati dal governo Gentiloni per le "riqualificazioni urbane", sempre previste di fronte al buco, per il prossimo "pru" di via Alto Adige. Quando inizieranno i lavori intorno al "buco"? Il sindaco è stato chiaro: "Si parte entro l'anno". Ancora più chiari sono stati gli architetti dello studio Area 17 a cui la Signa ha affidato il progetto dell'opera: "Possiamo iniziare i lavori di cantiere dopo l'estate" ha detto l'architetto Andrea Saccani. "E sarà un palazzo perfettamente omogeneo agli altri vicini - ha chiarito - perché il Comune ha stabilito volumi e altezze da rispettare. Ma useremo materiali innovativi e di grande qualità". Quando il sindaco ha parlato di "necessità di essere decisi nelle stime" si riferiva probabilmente alle aste andate in passato deserte e che avevano consegnato l'area al degrado che si trova a vivere ancora oggi. E che riguarda solo quel lotto in particolare. Perché nel resto dell’area, denominata nelle carte comunali "Zona per opere e impianti pubblici", sono già sorti, in successione: un condominio privato, il teatro comunale di Zanuso, l'edificio della Camera di Commercio e la City Tower. La cubatura prevista per l'immobile di cui ieri è stato pagato il terreno, è di 33.957 metri cubi e la sua destinazione di "terziario-commerciale". Probabile che i suoi interni e gli spazi e gli uffici che vi troveranno posto saranno definiti in rapporto e in sinergia con gli edifici che sorgeranno di fronte, a fianco e alle spalle dell'Hotel Alpi perché è proprio lì che sarà avviato tra qualche mese il cantiere per il "pru", la riqualificazione urbana affidata anch'essa alla società di René Benko e allo studio di Area 17. ( p.ca.)