IL CASO vitalizi

Bufera dei lettori Tribus ritira ricorso

BOLZANO. Arnold Tribus ritira il ricorso contro la legge regionale sui vitalizi. È stato lo stesso direttore della Tageszeitung ad annunciarlo ieri in prima pagina. La decisione è arrivata dopo una...



BOLZANO. Arnold Tribus ritira il ricorso contro la legge regionale sui vitalizi. È stato lo stesso direttore della Tageszeitung ad annunciarlo ieri in prima pagina. La decisione è arrivata dopo una giornata difficile, con la redazione in tensione e decine di messaggi ostili sul sito della Tageszeitung. «Non vi comprerò più», «addio», il tenore dei post. «Per evitare ulteriori possibili danni al giornale», annuncia Tribus, il suo ricorso verrà ritirato.

Il giornalista, ex consigliere provinciale, ribadisce le ragioni di «difesa del diritto» che lo avevano spinto a opporsi alla legge regionale e critica quelli che considera eccessi polemici dei lettori, ma ammette che «mi hanno fatto male» i 17 lettori che hanno annunciato di cancellare l’abbonamento. Tribus rivela anche di avere versato i 16.235 euro di cui il consiglio regionale gli ha chiesto la restituzione attraverso il decreto del defunto presidente del consiglio regionale Diego Moltrer. Sempre per evitare ripercussioni sul giornale, Tribus informa di avere presentato le proprie dimissioni all’editore. Con la legge del 2012 sulle attualizzazioni Tribus si era visto riconoscere 76.385 euro lordi, 32.667 euro netti, una delle cifre più basse liquidate dal consiglio regionale.

La rivolta contro i tagli ai vitalizi è diventata una questione nazionale. Se n’è occupato ieri il Corriere della Sera con un articolo di Sergio Rizzo, che ricostruisce la mappa dei casi aperti. Nei giorni scorsi un gruppo di ex consiglieri regionali ha scritto al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nell’articolo, accanto alla vicenda del Trentino Alto Adige, vengono elencati i ricorsi al Tar in Lombardia contro il taglio del 10% ai vitalizi. Cause annunciate anche in Lazio contro l’innalzamento dell’età per i vitalizi da 50 a 60 anni e il contributo di solidarietà a carico degli assegni già erogati.

Spunta anche il Coordinamento nazionale delle associazioni di consiglieri ed ex consiglieri regionali, autore di una lettera ai presidenti regionali e al presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino in cui si promette battaglia per ogni attacco «a giusti e legittimi diritti acquisiti».

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