Bufera sul «patto Lega, Pd e Svp» a Europa-Novacella

L’elezione di Giacomazzi scatena il centrodestra: indecente Di Fede parla di «accordo locale». Margheri: un pasticcio



BOLZANO. Sono «solo» circoscrizioni, ma l’elezione di Franco Giacomazzi della Lega, presidente di Europa-Novacella con i voti di centrosinistra, Svp e Verdi, scatena la tempesta nel centrodestra e manda in imbarazzo il Pd. Il giorno dopo la seduta, l’elezione non ha né padri né madri. I consiglieri di circoscrizione alludono ad accordi «in più alto loco», i referenti provinciali cadono dalle nuvole, o fingono di farlo. Alto Adige nel cuore e Forza Italia sfidano la Lega: «Da che parte sta? Si sono presi la responsabilità di consegnare alla sinistra un quartiere schierato a destra». Alessandro Urzì chiede un vertice delle opposizioni: «Dobbiamo capire se la Lega è entrata nella maggioranza di Spagnolli». La Lega si è garantita a Europa-Novacella con Giacomazzi l’unica presidenza nelle circoscrizioni con il voto di Pd, Svp, Civica per Spagnolli e Verdi. Sull’altro fronte è rimasta la candidatura bocciata di Caterina Foti (Alto Adige nel cuore), votata da Forza Italia, CasaPound e M5S.

Da giorni il clima tra centrodestra e Lega era ai minimi storici. Il centrosinistra si è fatto varco nelle divisioni, votando la Lega, ma garantendosi il ruolo di maggioranza e la promessa della rotazione con Carlo Visigalli (Pd), presidente uscente. Chi ha deciso questa operazione? Così riferisce Franco Giacomazzi: «Se ci sono stati accorti politici tra Lega e Pd dovete chiederlo a Carlo Vettori, il portavoce della Lega. Io con lui parlo poco, sono della vecchia guardia leghista. Nella precedente consiliatura ho lavorato bene con Visigalli e Kilian Bedin della Svp. Abbiamo idee opposte ma ci stimiamo. Un patto con loro? Non so, quando martedì hanno detto che mi avrebbero votato mi sono meravigliato». Alcuni militanti della destra, furiosi, ieri hanno postato su facebook le parole che avrebbe pronunciato Mauro Bertoldi (Civica per Spagnolli): «Il segnale politico è che guardarsi tra centrosinistra e Lega è per garantire la governabilità della circoscrizione e non solo». Carlo Visigalli informa: «Abbiamo deciso noi, in quartiere. Il Pd e la Lega sono i partiti più votati. Dopo abbiamo informato i nostri referenti».

Vettori la sera prima garantiva di non sapere nulla dell’asse Lega-Pd-Svp. Ieri ha firmato una nota che gli ha attirato ancora più proteste. Secondo Carlo Vettori, la candidatura di Giacomazzi sarebbe stata sottoscritta anche da Paola Orlandini (Forza Italia). L’interessata smentisce: «Nessuna firma». Secondo Vettori, Caterina Foti avrebbe proposto il passaggio alla Lega in cambio dell’elezione. La Foti nega: «Farneticazioni». Enrico Lillo è durissimo: «Di cosa sono capaci questi della Lega?». Vettori assicura: «Non c’è stato alcun accordo con il Pd».

Il Pd in Comune ha fatto le barricate contro l’eventuale collaborazione con la Lega. Nei quartieri niente barricate? La segretaria Liliana Di Fede commenta: «Prendo atto. È stata una scelta locale». Duro Mauro Randi, presidente dell’assemblea del Pd: «Non sapevo nulla. Chi ha deciso? Urgente nel Pd un chiarimento su tutto». A favore si dichiara Elena Artioli (Team A): «Hanno fatto bene. Nei quartieri c’è solo da lavorare, la politica conta poco o nulla». Per Guido Margheri (Sel) la definizione è «pasticcio»: «Qualcuno della maggioranza non ha rinunciato alle strizzate di occhio verso la Lega. Noi non ci stiamo». (fr.g.)

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