Bus e treni, arrivano le gare pubbliche

Mussner presenta ai sindaci la legge con le nuove regole sulle concessioni per il servizio. Pressing per salvare la Sasa



BOLZANO. Arriva la rivoluzione nel trasporto pubblico locale. L’assessore provinciale Florian Mussner ha presentato ieri al Consorzio dei Comuni il disegno di legge con le nuove regole sull’affidamento delle concessioni. È il testo di cui si parla da diversi mesi e che ha subito alcune modifiche. Ieri la prima presentazione ai sindaci, prima della discussione in giunta provinciale e l’avvio dell’iter in consiglio provinciale.

Con la nuova legge la Provincia introduce in Alto Adige la normativa europea sulle gare per l’assegnazione delle concessioni. Sono interessati autobus, treni e servizi funiviari.

E tra i sindaci ieri sono emerse preoccupazioni anche sul finanziamento. La legge distingue infatti tra servizi di trasporto pubblico di interesse provinciale e linee di trasporto pubblico di «esclusivo interesse comunale». La seconda categoria potrà ricevere un finanziamento provinciale massimo del 70 per cento. I sindaci hanno quindi chiesto a Mussner se devono prepararsi a un braccio di ferro sul riconoscimento del carattere «provinciale» delle linee, per non doversi sobbarcare parte del finanziamento. La novità più rilevante riguarda la messa a gara dei servizi di linea. Il territorio provinciale verrà suddiviso in bacini, sui quali verranno aperte le gare per l’affidamento delle concessioni.

Per quanto riguarda la Sasa, il Comune cerca uno spiraglio per «salvare» la società. Ne ha parlato ieri l’assessore Luigi Gallo durante la seduta. «Sasa è una società interamente pubblica. La legge, richiamandosi alle procedure previste dall’Unione europea, lascia aperta la possibilità di un affidamento diretto da parte della Provincia a Sasa secondo la formula dell’affidamento “in house”. È il medesimo percorso che la Provincia sta tentando per ottenere il rinnovo diretto della concessione per l’Autobrennero», spiega Gallo, «Per la legittimità piena della formula dell’affidamento “in house” potrebbe essere necessario che la Provincia entri nella Sasa come socio». D’accordo Stefano Pagani, presidente di Sasa: «La legge consentirebbe l’affidamento diretto a Sasa del servizio attualmente svolto. La decisione sarà una questione politica». I contratti di servizio saranno di 10 anni per le linee di autobus e di 15 anni per servizi ferroviari e funiviari. (fr.g.)

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