Caccia alla banda del bancomat: presi

In manette quattro kossovari. Sono stati catturati 24 ore dopo il colpo alla Cassa Rurale di Cornedo


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Il messaggio è chiaro: l’Alto Adige non sarà mai «terra di conquista» di bande di predoni pronte a colpire e a sparire nel nulla. La cattura di quattro banditi kossovari , avvenuta a poche ore di distanza dall’arresto di altri tre malviventi albanesi (che intendevano rapinare il direttore del supermercato Amort a Merano) è dimostrazione che il controllo del territorio da parte dei carabinieri è eccellente. Negli ultimi tempi, è inutile negarlo, l’attività di ladri e rapinatori si è fatta più intensa in Alto Adige. La Provincia di Bolzano è considerata terra ricca ed è sempre più nel mirino di bande pronte ad entrare in azione soprattutto nei fine settimana. Avevano organizzato il colpo a puntino anche i quattro kossovari arrestati l’altro giorno dopo una fuga rocambolesca durata un giorno e una notte.

L’indagine. Il gruppo ha colpito alle 3 e 30 di sabatonotte, sradicando dal muro della filiale della Raiffeisenkasse di Cornedo l’intero bancomat contenente 4 mila euro in contanti. Un colpo rapido. Pochi minuti per caricare su un furgone bianco un apparecchio pesante 400 chili. Poi la fuga, pensando di riuscire a dileguarsi in tempo prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Tutto era stato studiato a tavolino nei minimi particolari. Tra il resto i banditi (che risultano domiciliati nella zona di Feltre) hanno dimostrato di essere perfettamente a conoscenza dell’organizzazione interna dei carabinieri, tentando addirittura di approfittare dei pochi minuti di inevitabile «calo di attenzione» degli uomini dell’Arma al momento del cambio delle pattuglie. Non erano però a conoscenza che il colonnello Polito, comandante provinciale, aveva già risolto il problema istituendo dei turni in sovrapposizione per garantire sempre il massimo delle forze in campo. Una strategia risultata vincente. In effetti la cattura dei 4 banditi è stata possibile grazie ad un massiccio controllo preventivo del territorio previsto nei fine settimana. Sabato notte l’attenzione dei militi era stata attirata da un’autovettura Fiat Ulisse di colore nero con 4 persone a bordo vista transitare più volte in maniera sospetta nella zona compresa tra la periferia nord di Bolzano e Prato Isarco. Quando alle 3 e 30 è scattato l’allarme per il furto del bancomat a Cornedo, le immagini delle telecamere di sicurezza della banca hanno rivelato la presenza di quattro uomini completamente mascherati di cui uno era sceso proprio dalla Fiat Ulisse nera.

Gli arresti. Alle prime luci dell’alba di domenica la stessa auto è stata notata nuovamente transitare sulla statale 12 del Brennero da Prato Isarco in direzione di Bressanone. A questo punto è stato deciso il blocco ma per evitare che i due a bordo potessero scappare a piedi , il blocco è scattato - simulando un incidente - all’internodella galleria di Chiusa. I primi due banditi sono dunque finiti in manette all’alba di domenica. Nel frattempo nella zona di Collepietra veniva rinvenuto il furgone utilizzando per il colpo e lo stesso bancomat ormai sventrato per il recupero dei soldi. A quel punto i carabinieri hanno capito che gli ultimi due banditi in fuga si trovavano probabilmente ancora in zona ed è iniziata una caccia all’uomo lungo i boschi della zona per la quale sono stati mobilitati anche decine di uomini del Settimo reggimento operativo di Laives che hanno iniziato a cercare i fuggitivi setacciando baita per baita. La caccia è durata tutta domenica ed è proseguita anche la notte successiva. In un’occasione i due banditi in fuga sono stati involontariamente aiutati da una signora di passaggio sorpresa dalla presenza di carabinieri appostati dietro gli alberi. Domenica notte, verso le 23, i due banditi hanno rubato un’auto a Tires. Dopo aver forzato un posto di blocco hanno imboccato la strada provinciale per passo Nigra ma durante un inseguimento a forte velocità sono stati costretti ad abbandonare l’auto dopo essere sbandati contro il cordolo della carreggiata. Sono quindi fuggiti nuovamente a piedi per i boschi ma sono finiti in trappola lunedì a mezzogiorno. I carabinieri di Ortisei li hanno arrestati a bordo di una corriera di linea con cui, da Tires, volevano raggiungere Bolzano.

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