Caldaro, i contadini: «Basta inquinare i campi»

Gli agricoltori: «Ciò che produciamo lo mangiate anche voi, attenti ai vostri cani» La replica: «Avete una bella faccia tosta: voi ci avvelenate con i pestidici»


di Massimiliano Bona


LAGO DI CALDARO. Duro scontro a Pasquetta tra animalisti da una parte e contadini dall’altra. Ad accendere la polemica sono stati alcuni cartelli comparsi lungo la classica passeggiata attorno al lago di Caldaro nella quale gli agricoltori hanno attaccato i proprietari dei cani che fanno fare liberamente i bisogni ai loro animali a ridosso o addirittura nei campi. In questa zona si coltivano mele ma si produce anche vino di buona qualità, in particolare Schiava.

«Si prega - hanno scritto gli agricoltori su alcuni cartelli verdi giganti - di non inquinare i nostri campi. Gli alimentari prodotti qui arrivano anche sulla vostra tavola».

Un messaggio chiaro e netto che non è stato affatto gradito da un gruppo di animalisti che ha deciso di replicare con alcune scritte rosse. Criticato, in particolare, l’uso massiccio di pesticidi. «Voi avvelenate la gente - scrivono gli imbrattatori - con i pesticidi. Avete proprio una bella faccia tosta». Ricordiamo che Malles, uno dei Comuni altoatesini che produce uno dei quantitativi più elevati di mele in provincia, ha deciso di vietare i pesticidi dopo una partecipatissima consultazione popolare. «Una grande conquista - sottolineano gli animalisti - che potrebbe incrementare le coltivazioni di mele bio, o comunque non trattate». A Caldaro, invece, molti agricoltori continuano ad affidarsi ai pesticidi per proteggere le loro coltivazioni.

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