Caldaro, in riva al lago è tornata l’alga che punge

Prime segnalazioni dei turisti anche davanti agli stabilimenti balneari Hell (Dorfliste): «Temo sia stato fatto qualcosa per contenerne gli effetti»


di Massimiliano Bona


LAGO DI CALDARO. A volte ritornano. È proprio il caso di dirlo per le alghe al lago di Caldaro che sono rispuntate nei giorni scorsi davanti agli impianti balneari. E questo proprio quando sembravano essere state sconfitte grazie alla duplice azione del costoso barcone messo a disposizione dalla Provincia - sul modello di quelli che da anni vengono impiegati nella Pianura Padana - e della «task force» di cui fanno parte volontari e operatori turistici locali, letteralmente terrorizzati dall'idea di perdere clienti.

Quest'anno, in realtà, la stagione è andata (e sta andando) benissimo, ma c'è qualche timore per le ultime settimane di caldo, con gli ospiti tedeschi che - con la prospettiva di essere punti dal "Nixkraut" - potrebbero storcere il naso e fare dietrofront all'ultimo minuto. Il mese di settembre è, da sempre, importante in termini di fatturato e non deve stupire che l’amministrazione comunale e l’associazione turistica si siano già attivati per adottare le necessarie contromisure.

Il problema è che quest’alga, che punge ma non provoca rossore, può essere tagliata ma non estirpata. Resta il fatto, in ogni caso che è tornata a crescere ad una velocità davvero impressionante. Irene Hell, battagliera consigliera comunale della lista civica interetnica Dorfliste, non si rassegna peraltro all'idea che qualcuno si sia adoperato fin dalla scorsa primavera per contenere gli effetti dell'alga, che negli anni scorsi aveva raggiunto anche i due metri di lunghezza nei punti più profondi. «In effetti quest'anno - spiega Hell - pensavamo di averla fatta franca ma c'è stato un inatteso colpo di coda. Lo spettacolo, comprensibilmente, non è dei migliori. Lo testimoniano le ultime foto scattate davanti al Geier, ma non si tratta dell'unico punto del lago infestato dalle alghe. Quest'anno c'è stato un gran caldo, ma a differenza delle scorse stagioni il Nixkraut è spuntato molto più tardi. Ciò mi fa pensare che ci sia qualcuno che prova a fare esperimenti pur di fare il pieno di turisti. Ufficialmente, però, nessuno ammette nulla».

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