Caldo e fulmini, attesi picchi di 38 gradi

L’esperto: «Al 99% sarà l’ultima settimana di grande afa». Ancora grandine: a Castelrotto chicchi come palle da tennis


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Altra notte di maltempo in tutta la provincia con fulmini, grandine (chicchi grandi come palline da tennis sull’altipiano dello Sciliar), frane e strade interrotte soprattutto in periferia. Come spiega Dieter Peterlin dell'ufficio meteo della Provincia solo tra domenica e lunedì si sono registrati 5 mila fulmini. «Da maggio siamo arrivati già a quota 67 mila. Un record assoluto negli ultimi 10 anni».

Domenica sera, per la grandine, i vigili del fuoco a Castelrotto sono intervenuti tre volte in cinque minuti tra le 21.16 e le 21.21. «Si sono registrate grandinate ugualmente violente a Meltina e in Venosta. Probabilmente, almeno di questa intensità, saranno le ultime dell’estate».

Questa settimana, però, in Alto Adige, complice l’arrivo dell’anticiclone africano «Lucifero», dovremmo registrare il picco di caldo dell’estate. «Queste temperature - prosegue Peterlin - dureranno almeno fino a domenica e ci sono tutti i presupposti per arrivare a 37-38 gradi».

Lo spostamento verso Nord dell'«Itcz», la zona di convergenza intertropicale, è uno dei motivi principali - spiegano gli esperti - del caldo estremo che vivremo da oggi. La risalita di masse di aria calda determina un'area di instabilità equatoriale, con piogge e temporali.

Non sono da escludere, complici altri violenti temporali estivi, altre frane, come conferma il direttore dell’ufficio geologia e prove materiali della Provincia Volkmar Mair. «Il problema c’è davvero se, in un luogo considerato a rischio dal punto di vista idrogeologico, si verificano due frane a distanza di pochi giorni o addirittura poche ore. In ogni caso il nostro servizio di reperibilità è attivo 24 ore su 24. Abbiamo nove professionisti pronti ad intervenire in ogni momento».

Per ora non sembrano esserci peraltro le condizioni per un’allerta meteo.

Ieri risultavano ancora interrotte la strada comunale Bolzano-Colle e via Trento a Egna per una frana. Il traffico, in Bassa Atesina, è stato deviato sulla Statale del Brennero. La situazione è migliorata decisamente in val Pusteria e in valle Aurina, dove è stata riaperta la Statale. I tecnici dell’Agenzia provinciale della protezione civile e quelli dell’Ufficio sistemazione bacini montani est hanno consolidato l’area attorno al rio Casanova (Neuhausbach) e sgomberato la carreggiata dal materiale scivolato a valle. I lavori di messa in sicurezza del punto più critico proseguiranno probabilmente fino al 14 agosto, per cui potranno verificarsi rallentamenti in tutta la zona interessata. Gli interventi per l'asporto di tutto il materiale franato a valle dureranno un mese e costeranno 120 mila euro. Continueranno fino a domani anche i lavori di sgombero del materiale residuo nell’alveo del torrente Brugger, straripato a lato della Statale del Brennero tra Chiusa e San Pietro Mezzomonte. La strada è stata riaperta al traffico ieri mattina alle 6.30. Servizio strade della Provincia in azione anche in val Pusteria, in Venosta e in Val d’Isarco. Danni significativi con chiusura di strade comunali si sono registrati anche in val Passiria, in particolare a Matatz.













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