Caldo, l’esercito dei volontari in campo

Decine di chiamate al 118: superlavoro al pronto soccorso. Villa Armonia e Lovera punti di riferimento per gli anziani


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «In via Amalfi, dove abito, non si respira, per questo ho voluto provare a venire qui: c’è il climatizzatore ed è tutta un’altra cosa». Delfina Zadra, 86 anni, una signora elegante - vestito verde acqua e filo di perle - è arrivata già al mattino, con la badante moldava che l’assiste, nella casa di riposo Villa Armonia di viale Trento. Ad accoglierla i volontari della Protezione civile degli alpini che, mettendo a disposizione il loro tempo, consentono - sabato e domenica compresi - la realizzazione di “Estate da brivido”, promossa dall’Assb.

Finora ne hanno approfittato in pochi, ma soprattutto gli anziani che vivono soli dovrebbero farlo, perché l’afa, che non dà tregua né di giorno (ieri in città si sono registrati 35 gradi) né di notte, sta creando non pochi problemi alle persone avanti con gli anni. Ieri decine di chiamate alla centrale del 118 per malori causati dal caldo e super-lavoro per il Pronto soccorso del San Maurizio.

Gli alpini. «L’obiettivo dell’ “Estate da brivido” - spiega Bruno Demetri, 75 anni, un passato da artigiano, un presente da volontario - è duplice: consentire agli anziani di stare, dalle 8 di mattina alle 5 di pomeriggio, in un ambiente fresco e in compagnia. Si gioca a carte, si scambiano due chiacchiere, si mangia assieme: tutto serve a rendere meno pesante la solitudine».

Chi può arriva da solo o accompagnato dai familiari, ma per chi non ha nessuno ci sono altri volontari che si mettono a disposizione per effettuare il trasporto. Fino ad un anno fa, il servizio lo garantivano gli stessi volontari della Protezione civile dell’Ana, adesso non più perché il pulmino, dopo aver macinato migliaia di chilometri, si può solo rottamare. Per questo, per chi ha bisogno ci sono i volontari dell’Antea che vanno a casa a prendere l’anziano e lo portano fino in viale Trento.

Antea. «Abbiamo tre macchine - dice il presidente dell’associazione Ugo Lovati - con cui nel 2014 abbiamo fatto 50 mila chilometri, per un totale di 4900 trasporti: ogni giorno ci sono una quindicina di persone da accompagnare nei centri diurni, fare la spesa o andare in farmacia. Abbiamo anche una quindicina di volontari - più donne che uomini - che ogni settimana vanno a fare un’ora-un’ora e mezza di compagnia alle persone sole. Purtroppo la nostra sede di via San Quirino non ci permette di fare iniziative particolari per l’estate». Quelle che invece organizza l’associazione Visitazione che fa capo al Centro Lovera, guidata dalla Rita Krawczyk, una frizzante bolzanina di origine polacca, che dopo aver lavorato per anni nel sociale, si dedica a tempo pieno al volontariato all’interno della struttura di viale Europa. Il complesso che, nel 1985, ha contribuito a realizzare assieme a don Giuseppe Rauzi.

Centro Lovera. «Allora ci siamo finanziati vendendo agli abitanti del quartiere mattoni per 500 lire a pezzo». Da luglio a metà settembre, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19 dal lunedì al sabato, oggi l’associazione apre le porte della propria sede agli anziani: «Abbiamo locali molto freschi - spiega la presidente - ma preferiscono stare fuori sotto gli alberi: giocano a carte, chiacchierano, leggono i giornali. Il tempo vola». Il mercoledì sera c’è il cinema, giovedì e venerdì serate culturali, il sabato si punta sui peccati di gola: ieri sera grigliata per una sessantina di persone. A mezzogiorno Rita, assieme ad altre due volontarie Mirella Sartore e Rosangela Galante, aveva già preparato quattro giganteschi strudel e una crostata. «Le serate a tema - spiega la presidente - ci servono ad autofinanziarci, perché i contributi pubblici non bastano a coprire le spese. Chiediamo 10 euro, più un euro per le bibite».

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