Cambio degli assessori Terremoto tra i dirigenti

Con un solo italiano in giunta, azzerato lo staff di Bizzo. Si salva solo Magnago Grandi cambiamenti alla Sanità e all’Economia se saltano Theiner e Widmann


di Orfeo Donatini


BOLZANO. Elezioni e nuovo governo dell'autonomia significa sempre anche valzer per i dirigenti e i segretari di presidente ed assessori. E così a Palazzo Widmann in questi giorni di “spoil system” si rincorrono le più diverse ipotesi legate sia alla formazione della futura giunta Kompatscher che al destino di buona parte dell'apparato destinato nelle prossime settimane ad essere rivoluzionato.

Due incarichi prima di tutti dovranno essere definiti nella prima riunione del nuovo esecutivo: sono quelli rispettivamente di segretario e vicesegretario generale della giunta e direttore generale della Provincia oggi in capo ad Hermann Berger e ad Eros Magnago. Con ogni probabilità il nuovo presidente porterà volti nuovi in tali incarichi magari anche sdoppiando la figura del segretario della giunta e del direttore generale della “macchina” provinciale. In ogni caso il destino sia di Berger che di Magnago non sarà incerto, anzi: il primo potrebbe ambire infatti ad una carriera in Corte dei Conti, mentre il secondo proseguirebbe nel suo lavoro di capo della ripartizione finanze, settore chiave per il bilancio provinciale.

Un cambiamento radicale invece avverrà nella segreteria del presidente dove Heinrich Holzer, lo “storico” capodipartimento di Kaiser Luis, se ne andrà in pensione anche se resterà ancora consiglieredell'A22; continuerà nel suo lavoro di caporipartizione della presidenza e non più anche nella veste di capo di gabinetto del presidente Klaus Luther; contratti in scadenza invece per i tre membri della segreteria di Durnwalder: Heinrich Huber, Wolfgang Lintner e Fulvio Pinter.

Solo quest'ultimo resterà in Provincia anche se tornerà a fare l'ispettore amministrativo. Per le strutture degli assessorati tutto dipenderà ovviamente dalla formazione della nuova giunta. Sarà a nove con un solo assessore italiano oppure a 11 membri con due assessori italiani? E allora facciamo alcune ipotesi.

Christian Tommasini resterà vicepresidente? Allora nessun problema per la sua capodipartimento Katia Tenti e la segretaria particolare Enrica Scanzoni. L'altro assessore uscente del Pd Roberto Bizzo resterà al suo posto magari senza finanze e bilancio che Kompatscher pare intenzionato a tenere per se? Allora nessun problema per il suo capodipartimento Andrea Zeppa e la segretaria particolare Monica Franch. Diversamente il primo dovrà trovarsi una nuova collocazione, magari tornando all'Ipl o all'Eurac, mentre la seconda dovrebbe tornare ai vertici dell'Azienda di soggiorno. Stessa sorte per i due segretari in Regione dove Bizzo è vicepresidente uscente: dovranno cercarsi un nuovo lavoro sia Lorenzo Steola che Massimo Capelli, e forse è anche per questo che quest'ultimo pare ambire alle primarie del Pd in vista della successione al segretario Antonio Frena. Tuttavia non tremano solo i funzionari ed i segretari degli assessori italiani. Si vivono ore d'ansia infatti all'assessorato di Thomas Widmann la cui poltrona sembra traballare pericolosamente dopo il crollo di quasi 5 mila preferenze.

Se poi si aggiunge a questo l'orientamento di Kompatscher di assumersi tutte le competenze economiche, il futuro non sembra proprio sereno per la segretaria particolare di Widmann, Verena Lazzeri, mentre per il capodipartimento tutto resta in forse dopo il recente pensionamento di Jellici. Ma analoga incertezza si vive all'assessorato ai lavori pubblici di Florian Mussner che continuerà a fare l'assessore in quota ladina, ma dopo la batosta elettorale, con oltre cinquemila voti persi, forse non con una delega così pesante.

E così è in forse il mandato del capodipartimento Joseph March. Anche all'assessorato alla sanità dell'uscente Richard Theiner si sente aria di cambiamenti: se alla sanità arriverà come pare Martha Stocker e Theiner manterrà le politiche sociali per assumere poi le deleghe alla cultura tedesca, si profila un nuovo ruolo, anche se magari non subito, per il direttore di dipartimento Florian Zerzer che potrebbe passare all'Asl unica alla scadenza del contratto di Andreas Fabi.

Infine un vero e proprio terremoto si profila per i dirigenti di tutti quei settori che potrebbero essere unificati eliminando gli attuali doppioni amministrativi come ad esempio fra protezione civile e bacini montani, tanto per fare un esempio. E in questo ambito delle grandi riforme della macchina provinciale potrebbe esercitarsi con un nuovissimo staff il sicuro assessore Arnold Schuler.













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