Camera, garantito un posto per gli italiani
Passa l’emendamento di Palermo. Spagnolli: «Dispendioso il doppio ruolo di sindaco-senatore»
BOLZANO. È difficile ritenerla una vittoria,ma si tratta quantomeno del risultato minimo: il gruppo linguistico italiano, grazie all’emendamento presentato ddl senatore Palermo, alle prossime elezioni politiche avrà almeno un rappresentante alla Camera dei Deputati.
«Ciò non sarebbe stato possibile - spiega Palermo - se nella nostra Regione fosse stato applicato lo stesso sistema elettorale che invece varrà nel resto del Paese. Tenuto conto del clima, sicuramente avverso alle autonomie speciali, il lavoro non è stato facile».
Tecnicamente ciò sarà possibile con un sistema che prevede la legge Mattarella, un premio di maggioranza e un diverso tipo di scorporo.
Lo stesso Palermo ricorda che, anche per quanto concerne la composizione del Senato, si è riusciti a garantire la rappresentanza del gruppo linguistico italiano. «Probabilmente - sottolinea Palermo - si tratterà di un sindaco».
E tra le possibilità c’è anche quella di vedere il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli nella doppia veste di cittadino e senatore appunto.
«Facendo il sindaco a tempo pieno - ha commentato ieri Spagnolli - non riesco a capire come si possa fare contemporaneamente anche il senatore. Se sarà il caso, chi ci sarà si metterà a disposizione, come è abitudine per chi interpreta seriamente il proprio ruolo di eletto, come me e come molti altri. Servire su due fronti, però, è complicato, dispendioso e difficile che servire su uno solo». Soddisfatto anche il senatore Svp Karl Zeller: «Siamo riusciti a confermare la norma già inserita alla Camera ed a garantire una rappresentanza adeguata alla minoranza tedesca alla Camera. Assai positivo - spiega - è che in Trentino Alto Adige e in Val d'Aosta verranno reintrodotti i collegi uninominali alla Camera».
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