Campi per gli allenamenti, il Sinigo calcio alza la voce

La società risorta a inizio anno ha scritto una lettera a sindaco e assessore «Ai nostri cinquanta atleti concessa una struttura solo due volte a settimana»


di Simone Facchini


MERANO. Non solo pattinaggio. La querelle emersa di recente in merito alla distribuzione alle associazioni delle ore di utilizzo della pista ghiacciata in via Palade ha fomentato molte voci in seno alle società sportive delle diverse discipline. Non è un segreto che nella gestione delle varie strutture si scatenino scintille fra i club e tra gli stessi club e l'amministrazione.

A esporsi pubblicamente è ora il Sinigo, società calcistica risorta a inizio anno grazie all’impegno di un gruppo di volontari della frazione. Un impegno rispetto al quale, denunciano i responsabili dell’associazione, non vi sarebbe corrispondente disponibilità in Comune. È bene a ogni modo mettere tutte le carte in tavola: fin dove si può puntare il dito sull'impiantistica meranese e le sue capacità di assorbire le richieste degli sportivi? E fino a che punto è invece responsabile la proliferazione del numero di società, ciascuna con le proprie pretese, a fronte di una quantità immutata di atleti, fenomeno che crea diversi impicci nella pianificazione degli orari?

Sullo sfondo di questo interrogativo, il Sinigo si è comunque sentito osteggiato. Tanto da indirizzare al sindaco e all’assessorato allo sport, e per conoscenza al comitato bolzanino della Figc e all'ente di promozione sportiva Asi, una lettera di protesta. In premessa vengono rimarcate tutte le difficoltà, anche economiche, incontrate per costituire la società, nonché l'impegno profuso per superarle. Ma i vertici del Sinigo affermano di voler portare avanti l'impegno "con determinazione e forse anche coraggio".

Aggiungono però di essere rimasti "prima sorpresi e poi amareggiati nel constatare non solo il disinteresse, ma oseremmo dire l'ostracismo che questa amministrazione comunale ha dimostrato nei confronti della nostra compagine".

In concreto si tratta della suddivisione delle ore per gli allenamenti dei due campi di Sinigo (uno per calcio a undici e uno di minori dimensioni), struttura da anni "casa" dell’Fc Merano e da qualche tempo usato anche dalla Rugby Academy. "Nulla contro le altre società che condividono la struttura - continua il club biancoverde - disapproviamo però le modalità e certe scelte dell'amministrazione. La nostra associazione ha due squadre in attività, una partecipa al campionato di terza categoria e l'altra, la squadra amatori, prende parte al torneo Vss. In totale una cinquantina di calciatori costretti ad allenarsi assieme sullo stesso campo che ci è stato accordato solo due volte la settimana e sempre dalle 21.30 alle 23. Nell'orario precedente, dalle 19.30 alle 21.30, il campo è stato assegnato tutti i giorni all'Fc Merano, due volte alla prima squadra e tre volte alla formazione juniores, più volte sottoutilizzato".

Nella lettera all'amministrazione viene ricordata la finalità principale che ha dato vita alla società: un progetto rivolto verso i più piccoli, soprattutto quelli residenti nella frazione, da avviare alla pratica sportiva e al calcio. Una ventina attualmente i giovani iscritti al Sinigo, e a volte anche per loro la logistica non è delle più facili: "Nonostante le richieste e le lettere inviate a sindaco e assessorato allo sport - ancora i responsabili biancoverdi - non ci è stato neppure assegnato uno spazio come magazzino, tant'è che abbiamo tutte le attrezzature distribuite nelle nostre auto. Di una sede, neanche parlarne".

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