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Canapa, la riscoperta di un prodotto «alpino» 

L’impegno della bolzanina Oberalp Salewa. Coinvolte altre aziende altoatesine e tirolesi Un materiale a chilometro zero, resistente e versatile: tessuti, suole, bastoncini da sci e molto altro



BOLZANO. I nostri nonni e i nostri bisnonni lo sapevano benissimo: la canapa è una pianta che cresce ovunque, anche in ambito alpino, e con minime cure rende molto, compreso quest’anno: l’estate caldissima e secca non ha sortito effetti particolarmente negativi. Vanta poi una forte resistenza: erano di canapa le corde delle guide alpine di inizio Novecento, come di canapa un tempo erano le cime che si usavano per ancorare le navi.

Poi, come sono scomparsi i treni nelle valli alpine, nel dopoguerra considerati out, sono scomparsi anche i prodotti derivati dalla canapa, sostituita dalle fibre sintetiche. Ora però ci si sta ricredendo: anche alla luce delle nuove tecnologie che permettono nuovi utilizzi, c’è chi vuole reintrodurne coltivazione e applicazione in innumerevoli ambiti. In pole position c’è la bolzanina Oberalp Salewa, ma anche altri produttori altoatesini: tessuti, giacche, pantaloni, suole, sci, bastoncini, ma pure pane, medicinali, mattoni da costruzione.

Oberalp Salewa. Come spiega il ceo Christoph Engl, in Alto Adige e in Tirolo la canapa vanta una lunga, sebbene interrotta, tradizione. La canapa veniva tradizionalmente coltivata accanto al lino per produrre fibre di alta qualità per la produzione di cime, vele o anche carta.

Negli anni ‘60, insieme all’immagine della pianta, è andato perduto anche tutto il sapere sulla sua coltivazione e sul suo utilizzo. Oggi sta riacquistando importanza: non solo a casa della sua ottima sostenibilità ambientale, ma anche per la sua straordinaria qualità. La coltivazione della canapa non necessita di pesticidi né di fertilizzanti sintetici o di semi geneticamente modificati. Non richiede irrigazione aggiuntiva, a differenza del cotone per il quale, durante il periodo della crescita, si ha bisogno mediamente di 5.000 litri al chilo. Per fare un confronto: la canapa coltivata nel Salewa Garden (Carmagnola) è cresciuta di oltre 4 metri in altezza tra i mesi di maggio e settembre 2020, con meno di 300 ml di acqua piovana misurata, e ha prodotto 14 tonnellate di biomassa.

Inoltre questa pianta ha effetti benefici sul terreno poiché le radici eliminano le sostanze nocive e prevengono contemporaneamente l’erosione. Infine, la canapa fornisce habitat e nutrimento a numerose specie di insetti, apportando così un contributo contro lo spopolamento delle api. La canapa è la fibra naturale rinnovabile più robusta: soprattutto se bagnata, ha eccellenti qualità anti-strappo ed è notevolmente più resistente di cotone e poliestere.

Gli altri impieghi. La varietà del suo utilizzo è stata dimostrata nel corso della presentazione di alcuni prodotti sui lunghi tavoli all’interno del Salewa Garden del Gruppo Oberalp, durante la quale Christine Ladstäetter ha presentato la collezione Alpine Hemp di Salewa. L’industria degli sport di montagna sfrutta la grande resistenza agli strappi e l’eccellente traspirabilità di questa pianta. Le innovazioni in termini di coltivazione e di riciclo, come compositi, sono state presentate da Valentine Troi della Standortagentur Tirol; Werner Schönthaler ha elencato i vantaggi dei montanti di canapa come isolanti e materiali edili; Helmuth Profanter ha proposto una degustazione di pane croccante alla canapa e barrette ad alto contenuto proteico; e nell’intervento di Christoph Kirchler è stato possibile testare unguenti alla canapa, estratti di Cbd (Cannabidiolo) di produzione propria, nonché cosmetici e integratori alimentari di alta qualità a base di canapa.

Si cercano contadini. Per poter coltivare la canapa in territorio alpino, si è spiegato alla Salewa, c’è bisogno di agricoltori, associazioni di agricoltori e ricercatori appassionati e motivati, che abbiano voglia di lavorare e sperimentare questa pianta. Grazie alla sua piantagione di canapa, il Salewa Garden è attivo nel progetto già da tre anni, ha concluso Engl, dimostrando che questa pianta può essere coltivata in territorio alpino senza alcun tipo di problema. Un esempio quello del gruppo Oberalp sperimentato anche da altri singoli e innovativi agricoltori dell’Alto Adige e del Tirolo settentrionale, sebbene la maggior parte della canapa venga attualmente coltivata in Cina e lavorata in varie fasi. L’obiettivo del gruppo altoatesino è realizzare la sua ampia gamma di prodotti con la canapa coltivata a chilometro zero. Per raggiungerlo, l’azienda ha calcolato un periodo di tempo di 10 anni.

 













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